“L’eucarestia è il centro di tutta la nostra vita comunitaria e missionaria perché essa è Dio stesso”. Questa frase degli Statuti della Comunità Cattolica Shalom (n. 67) riassume il ruolo centrale che essa occupa nella vita dei suoi membri. Luogo di incontro con il Risorto passato per la Croce, luogo privilegiato di intercessione, e anche di missione.
Pertanto in diversi centri di evangelizzazione della Comunità Cattolica Shalom l’Adorazione eucaristica è presente in modo perpetuo. Nel cuore delle città è offerta un’oasi per tutti coloro che sono assetati di pace.
L’Adorazione eucaristica perpetua è presente anche nelle case contemplative della Comunità. Centri di formazione, di intercessione per la Chiesa, per i giovani e per la missione evangelizzatrice della Comunità cattolica Shalom.
“Beato chi hai scelto e chiamato vicino, abiterà nei tuoi atrii.Ci sazieremo dei beni della tua casa, della santità del tuo tempio.” Così João Carlos, missionario della Comunità di Vita riassume, citando il Salmo 65, 5, l’esperienza di abitare nella Casa Contemplativa di Santo Amaro (SP).
Questa presenza di Gesù è veramente trasformatrice, in ogni adorazione, in ogni veglia, tutti i giorni nella preghiera delle tre del pomeriggio (momento dedicato in particolare all’intercessione), in altri momenti comunitari come le lodi e la preghiera. Abitando in questa casa colgo quotidianamente i frutti del Risorto che sono racchiusi nell’Eucarestia, il luogo della sua presenza visibile e la fonte da cui sgorga abbondante la grazia per la missione, per la comunità, per la chiesa, i giovani e tutti gli uomini per i quali mi metto davanti all’altare ed intercedo.
Yara Morais, anche lei missionaria nella casa contemplativa, racconta la grande grazia di poter intercedere per tante persone, per tante necessità che giungono.
Si, faccio esperienza quotidianamente di Dio presente, li nel tabernacolo o esposto sull’altare, li sta il “Dio con noi”, l’Emanuele.
Partendo da questa grande verità posso testimoniare che avere Lui con me mi fa vivere una vita missionaria, Lui da senso pieno alla mia offerta di vita. Mi relaziono con Gesù nell’Eucarestia come con un vero amico. Così se sono felice o triste, angosciata o tranquilla, stanca o disposta, in ogni situazione Lui rimane esposto sull’altare, Lui mi espone a Lui e alla fine sperimento sempre che il Suo Amore basta!
Dall’Eucarestia, offerta totale in cui Cristo si da interamente, sono spinta a donare la mia vita, in risposta a tanto amore, anche imparo con Lui a donarmi, con le mie debolezze, limiti, con la mia umanità, con il mio povero amore, ma con il mio immenso desiderio di amarlo. Così Lui si da a me, io a Lui ed agli altri.
E per ultimo, ma non meno importante, nell’Adorazione sono consolata per potere intercedere. Sapendo che dove è il Figlio sono anche il Padre e lo Spirito Santo. É consolante sapere che il padre si prende cura di noi, guarda ognuno affidato con l’iintercessione, Lui ci ha fatti, ci conosce, Lui è Dio. Io sono conquistata dall’intercessione ai piedi di Cristo Vivo e posso testimoniare, non da me stessa o per le mie forze, miracoli di lavoro, bambini ritrovati, guarigioni! Egli è il Dio che curò e liberò tanti, che è intervenuto nella vita di tanti, Egli è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Nella gioia o nel dolore, Lui resta!
La Comunità cattolica Shalom si sente chiamata, attraverso la contemplazione, l’unità e l’evangelizzazione a generare e formare un popolo di discepoli e missionari di Cristo, veri testimoni e ministri della Sua pace per il mondo. Ed intercedere tra il Cristo amante nell’Eucarestia ed il cuore dell’uomo assetato di pace. Avere l’Adorazione eucaristica nei nostri centri di evangelizzazione e nelle nostre case contemplative è il mezzo privilegiato di trovare le forze per la nostra missione ed allo stesso tempo di restituire gratuitamente ciò che gratuitamente abbiamo ricevuto.
La Chiesa ha ricevuto l’Eucaristia da Cristo suo Signore non come un dono, pur prezioso fra tanti altri, ma come il dono per eccellenza, perché dono di se stesso, della sua persona nella sua santa umanità, nonché della sua opera di salvezza. (Ecclesia de Eucharistia, 11)