Reconhecimento

Si ha il riconoscimento canonico di una associazione di fedeli quanto l’autorità ecclesiastica competente prende ufficialmente conoscenza della sua esistenza, attraverso gli Statuti che le sono presentati (Codice di Diritto Canonico, 229 par. 3). Questa autorità verifica se il contenuto degli Statuti è conforme con la dottrina, la disciplina e l’integrità dei costumi e si pronuncia sull’autenticità cristiana ed ecclesiale dell’associazione. In caso positivo, gli Statuti sono riconosciuti (approvati) e l’associazione è ufficialmente accolta dalla Chiesa come un dono.

Riconoscimento pontificio a livello diocesano

1998: Gli Statuti della Comunità Cattolica Shalom sono approvati dall’allora Arcivescovo di Fortaleza, S.E. mons. Claudio Hummes. La Comunità ottiene così il riconoscimento canonico ad experimentum a livello diocesano per un periodo di sette anni, come associazione privata di fedeli laici.

Riconoscimento canonico a livello pontificio

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2004: La Comunità Shalom presenta i suoi Statuti al Pontificio Consiglio per i Laici, l’organo che si occupa della missione e della vita dei laici nella Chiesa, perché siano valutati nelle opportune sedi in Vaticano.

2007: Il 22 febbraio viene firmato il decreto di approvazione degli Statuti da parte della Santa Sede. La Comunità riceve il riconoscimento come associazione privata internazionale di fedeli, a livello pontificio, per un periodo ad experimentum.

2012: il 22 febbraio 2012, al termine del periodo ad experimentum, il Pontificio Consiglio per i Laici decreta la conferma del riconoscimento della Comunità Cattolica Shalom come associazione privata internazionale di fedeli e approva definitivamente i suoi Statuti.