La GMG, il Giubileo della Misericordia dei giovani Shalom e di quelli di ogni nazione
E’ stata una GMG davvero speciale per i pellegrini della Comunità e dell’Opera Shalom. Vogliamo ricordare in modo particolare i due incontri che i membri della Comunità Shalom hanno avuto “faccia a faccia” con papa Francesco.
José Carlos Pasternak, membro della Comunità di Vita Shalom, è stato inviato come missionario a Cracovia all’inizio del 2015. Il giovane missionario ha collaborato per più di un anno con il Comitato Organizzatore Locale della GMG, nella città sede dell’evento. Josè Carlos, insieme agli altri missionari Shalom a Cracovia, ha assunto diverse responsabilità nel Settore Iscrizioni della GMG. Come collaboratore attivo dell’evento, è stato poi invitato sabato 30 luglio a partecipare ad un pranzo in un’atmosfera familiare con il Santo Padre, come parte di un gruppo di 12 giovani rappresentanti dei cinque continenti, nel palazzo dell’Arcidiocesi di Cracovia.
L’incontro è durato circa un’ora, ed è stato descritto da Josè Carlos come “incredibile, indimenticabile”, che ha sottolineato l’umiltà del papa e la sua capacità di mettere a suo agio i suoi interlocutori, prestando loro attenzione e volendo ascoltare qualcosa da ciascuno dei 12 giovani invitati al pranzo. Il nostro missionario ha aggiunto: “Abbiamo parlato di diversi temi. Gli abbiamo chiesto la sua opinione su alcune questioni e gli abbiamo domandato: ‘Come prega lei, Santo Padre? Come sta, è stanco?’ Si è sempre mostrato allegro e molto aperto con tutti noi”. Le risposte del papa sono state sempre molto concrete e profonde, in un clima aperto e gioioso. “Secondo me” – aggiunge Josè Carlos – “papa Francesco è una sintesi di umano e spirituale, le due cose insieme: quello che prega, il Santo Padre lo vive anche… e di quello che vive, può offrirci una testimonianza anche con le parole”.
Il giovane Judicael Tahiri è nato in Madagascar, ma studia nella città tunisina di Sfax, dove la Comunità Shalom è presente con un nucleo missionario. Da circa un anno, Tahiri vive nella casa della comunità come “giovane in missione”, compiendo un’esperienza di vita comune e missione insieme ai missionari della Comunità di Vita. Il giovane è stato invitato, con sua grande sorpresa, a rappresentare il continente africano in occasione del passaggio del papa per la Porta Santa nel Campus Misericordiae, al momento del suo arrivo alla Veglia con i giovani, la sera di sabato 30 luglio.
Accompagnato da altri quattro giovani di altri continenti, Tahiri, dando la mano a papa Francesco, ha potuto “cantare la misericordia del Signore”, passando attraverso la Porta Santa della Misericordia, durante la GMG, in questo Anno Giubilare Straordinario.
“Non trovo neanche ora le parole per descrivere quel momento. Ho vissuto alcuni dei giorni più felici della mia vita durante questa GMG. Sono passato per la Porta della Misericordia dando la mano al successore di Pietro, Papa Francesco. Poi insieme agli altri giovani siamo saliti sulla papamobile e abbiamo girato per il Campus Misericordiae. Durante la Veglia siamo rimasti vicini al papa, sul palco, ascoltando le sue parole e adorando Gesù nell’Eucaristia insieme a lui. E’ stata una grazia che non dimenticherò mai e che ha segnato profondamente e per sempre la mia vita”, testimonia Tahiri.
Possiamo dire che Josè Carlos e Judicael Tahiri sono il volto di questa Gioventù Shalom, toccata dalla Misericordia Divina durante la celebrazione della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, nella Terra della Misericordia, nell’Anno Santo della Misericordia.
Pe. Cristiano
Tradotto da Marco Mencaglia