Formazione

Quattro cose che ci ha insegnato la Regina della Pace

Nella Comunità Shalom la Madonna viene invocata come Sposa dello Spirito, Regina della Pace e Porta del Cielo. Ma, sopra tutte le invocazioni, il sentimento che abbiamo per lei è quello di figli di una madre unica, incomparabile, che il Signore desiderava lasciarci come un dono prezioso, lei che è la Discepola Perfetta e la Prima Chiesa.

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La beata Vergine Maria, oltre ad essere la Sposa dello Spirito, è la Regina della Pace, titolo che evoca le apparizioni di Medjugorje. Queste apparizioni erano di grande importanza all’inizio del nostro viaggio, come afferma il nostro fondatore:

Unita a loro c’è la Regina della Pace, come Maria si definisce nelle apparizioni di Medjugorje, in Jugoslavia (oggi Bosnia, n.d.t.). Prima ancora di conoscere il contenuto dei messaggi di queste apparizioni, il Signore già poneva nel mio cuore quello che la Regina della Pace aveva da dirci. Fu gradita per noi la sorpresa nel vedere enunciato nei suoi messaggi molto di quello che Dio già poneva nella nostra vocazione. Ci siamo molto affezionati, in maniera profonda e sincera, a Colei che è la Sposa dello Spirito Santo e imploriamo la sua intercessione affinché Egli generi nei nostri cuori l’Amore Sponsale per Suo Figlio Gesù.” (Scritti Amore Sponsale, 15)

 

La Madre che esorta alla preghiera

D’altra parte, il titolo di Regina della Pace nella tradizione della Chiesa supera di gran lunga le apparizioni della Jugoslavia. Per noi, è diventato il simbolo della Madre che esorta alla preghiera:

Non ci sarà nuovo se non c’è una profonda vita di preghiera in ognuno di noi! Ogni giorno questo diventa sempre più reale in me. È la Regina della Pace (Medjugorje) che parla per noi.” (Scritti Opera Nuova, 8).

Un segno del fatto che potevamo servire Dio in qualunque stato di vita

Oltre la chiamata inequivocabile alla vita di preghiera intensa, la Regina della Pace era all’inizio del nostro cammino un segno del fatto che potevamo servire Dio in qualunque stato di vita e che la nostra chiamata all’amore sponsale era indipendente da esso, come scrive il fondatore in “Scritti Stato di Vita”:

Siamo aperti ad altri cammini, alla vocazione (= stato di vita) che il Signore ha per noi e disposti a cercare la verità per la quale Lui ci ha creati e non a quello che già abbiamo messo nella nostra testa e non abbiamo il coraggio di consegnare nelle sue mani. Così saremo nella giusta direzione per incontrare la felicità. Deve consolarci leggere i messaggi della Regina della Pace a Medjugorje.

Esempio che la pace è frutto della vita nello Spirito

Come sappiamo, essendo stata interpellata dalle veggenti sul loro stato di vita, la Regina della Pace ha consigliato loro di fare il loro stesso discernimento, non chiedendo loro di abbracciare questo o quel modo di vivere. I titoli di Regina della Pace e Sposa dello Spirito si uniscono quando la Madre è presentata dal fondatore come Colei che, interamente guidata dallo Spirito, è per noi esempio che la pace è frutto della vita nello Spirito, l’esperienza con Gesù risorto e non il frutto dei nostri sforzi meramente umani:

La pace è frutto dello Spirito Santo. Solo attraverso un’unione profonda nello Spirito di Dio possiamo essere riempiti da questa pace. Non esiste pace se non come frutto dello Spirito Santo. Non potremo mai usufruire di questo frutto se non lo coltiviamo attraverso la preghiera e la rinuncia a noi stessi (la mortificazione di cui ci parlò la Regina della Pace). È questo il cammino sicuro che ci dà il Vangelo. E’ grazie allo Spirito che vogliamo seguire Cristo, desideriamo abbracciarlo e con lui vogliamo vivere, proclamando il Vangelo.” (Scritti Shalom, 9)

Si confondono la Regina della Pace e la Sposa dello Spirito quando si parla della proclamazione della Pace come frutto della vita nello Spirito, come qualcosa che ci dà personalmente quando ci lasciamo, come la Sposa dello Spirito, guidare totalmente e profondamente da Gesù Cristo, il Signore.

Per proclamare la pace dobbiamo soprattutto viverla, averla nel nostro cuore. Dobbiamo essere portatori di questa pace perché non possiamo dare quello che non possediamo. L’unica maniera di possedere questa pace è lasciarsi possedere da Gesù Cristo, Signore nostro. Come disse la Regina della Pace, è nel cammino di preghiera, di immersione nel cuore di Dio, nel lasciare che siamo imbevuti del suo Spirito Santo, che possiamo vivere la pace.” (Scritti Shalom, 8)

La pace è il frutto della conversione

La Regina della Pace ci ricorda, infine, che la pace è il frutto della conversione, della preghiera e della mortificazione, esattamente come il nostro fondatore ci presenta in Opera Nuova e in Amore Sponsale, scritti fondamentali della nostra vocazione: «Quando la Madonna a Medjugorje, dove si presenta come Regina della Pace, ci parla della pace, “non si riferisce alla pace nel mero senso politico, o come assenza di conflitti tra le nazioni, bensì alla pace che è il dono dello Spirito Santo”» (Scritti Shalom, 5)

Traduzione: Jhoanna Climacosa


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