Dal 16 al 22 agosto, circa 150 pellegrini di vari paesi – giovani, laici e sacerdoti – terranno un “Pellegrinaggio giovanile mondiale per la pace” nella zona demilitarizzata tra Corea del Sud e Corea del Nord. Il pellegrinaggio è organizzato dal “Comitato di Riconciliazione tra le Coree”, che ha il suo ufficio vicino all’arcidiocesi di Seoul, nella Corea del Sud.
La Comunità Shalom, attraverso la sua Assistenza Internazionale, è stata invitata a inviare una delegazione a questo importante evento che si svolgerà lungo gli oltre 300 km del confine tra i due paesi della penisola coreana. I due paesi, nonostante un armistizio che ha posto fine alla guerra nel 1953, continuano a vivere in un clima di tensione e divisione. Tuttavia, negli ultimi tempi, hanno compiuto passi significativi verso una maggiore collaborazione.
Con il pellegrinaggio, il Comitato di Riconciliazione desidera coinvolgere diversi giovani del mondo in una sincera ricerca di pace, aspirando all’armonia e alla fine delle guerre nei cuori dell’umanità.
L’evento includerà momenti di preghiera, celebrazione eucaristica, meditazioni, fraternità e diversi chilometri di cammino, per i quali verranno date attività, condivisione tra i partecipanti e dialoghi sulla Pace.
La delegazione della Comunità Shalom ha quattro missionari che rappresentano diverse nazionalità e contesti missionari. Padre Cristiano Pinheiro, responsabile per l’Ufficio Internazionale della Comunità a Roma, fa parte del gruppo di pellegrini, in quanto questo evento è anche un’opportunità per consolidare la missione della Comunità Shalom in Asia.
“In questo pellegrinaggio, due parole sono particolarmente preziose per noi e che chiamano attenzione: i giovani e la pace, due dimensioni molto care ed essenziali per la vita e la missione della Comunità Shalom. Quando abbiamo ricevuto l’invito a partecipare a questo grande progetto, abbiamo visto una chiara manifestazione della Divina Provvidenza che ci chiama a dare il nostro contributo al cammino di riconciliazione che la penisola coreana sta facendo, dal ‘carisma della Pace’ della nostra Comunità”, dice Padre Cristiano.
I partecipanti vivranno un intenso programma che inizia a Seoul e un certo numero di punti della “zona demilitarizzata” tra Nord e Sud. Lungo la strada, ci saranno visite a importanti punti relativi alla guerra tra le due Coree e momenti di comunione con i vescovi e sacerdoti della Chiesa cattolica coreana.