Comunità

Consolidare l’offerta di vita per la Chiesa e’ la parola d’ordine del Papa per la Comunita’ Shalom, afferma Moysés Azevedo

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Il fondatore della Comunità Cattolica Shalom, Moysés Azevedo, ha condiviso con i giovani del Congresso Giovani Shalom 2016, realizzato a Brasilia con più di 3500 giovani provenienti da 176 città del Brasile e dell’America Latina, l’incontro che  ha avuto con Papa Francesco in un’udienza, in Vaticano, lo scorso 5 settembre. I principali argomenti dell’incontro sono stati il Giubileo della Misericordia e l’evangelizzazione dei giovani. Moyses ha affermato che è come se  tutta la Comunità e l’Opera Shalom fosse stata ricevuta in questo incontro.”In realtà non ero solo io ad essere lì, ma tutti voi. Il Papa ha aperto le porte per ricevere la Comunità Shalom ed ha dimostrato simpatia per tutti noi”, ha raccontato.

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Come ha raccontato Moyses, hanno parlato della dimensione della misericordia. “Il Santo Padre ha detto che la misericordia è il cuore del messaggio trasmesso dal Vangelo. Il moralismo impedisce di contemplare il volto misericordioso di Gesù. La misericordia è la miglior dottrina che possiamo insegnare”. Il fondatore ha inoltre affermato di aver condiviso con il Pontefice l’esperienza della Comunità Shalom con i giovani ed il Papa ha ringraziato per tutti i lavori che la comunità realizza  parlando dell’importanza di camminare a fianco dei giovani, di accompagnarli e di annunciargli la misericordia. “La Chiesa è dalla tua parte. Anche se cadi, confida nello sguardo amorevole e materno della Chiesa. La nostra missione è stare al tuo fianco, ha detto il Papa.

Tutti i giovani partecipanti al congresso sono stati invitati ad andare incontro alle persone d annunciare la Buona Novella.”Ricevi il mandato di arrivare ai giovani del mondo intero. Abbiamo bisogno di toccare il corpo sofferente di Cristo nei fratelli che sono distanti da Lui ed arricchirli con il dono della fede”, ha enfatizzato il fondatore.

La parola d’ordine del Santo Padre per la comunità è stata “consolidare”. “E’ tempo di consolidare la grazia ricevuta. Consolidare la fede e l’offerta di vita affinché l’opera di Dio continui a crescere e possa alimentare così l’umanità della Parola. Dovete essere sempre in un atteggiamento di uscita affinché la Comunità Continui a crescere e dare frutti”, ha spiegato.

“Che non cadiamo nella tentazione di ignorare i più poveri, sia quelli poveri nel corpo sia quelli nello spirito, e possiamo andargli incontro”, ha completato”. Moysés destacou que a conversa foi interrompida por uma pergunta do Pontífice. “O Papa perguntou quantas horas eu rezava por dia. Falei para ele da minha rotina de oração pessoal e em Comunidade e ele me disse: ‘A oração é o sustento da minha vida’”. Em seguida, Moysés ha sottolineato che il discorso è stato interrotto da una domanda del Pontefice. “Il Papa ha domandato quante ore al giorno pregavo. Gli ho risposto che durante la giornata facevo la mia preghiera personale e stavo in comunità e lui mi ha detto: ‘La preghiera è il sostegno della mia vita’. In seguito Moysés  ha fatto una riflessione sull’importanza del primato della preghiera nelle nostre vite e ha lanciato una domanda ai giovani: “Se il Papa ti chiedesse quante ore al giorno preghi cosa risponderesti?”.

Ainda durante o encontro, o fundador apresentou ao Santo Padre o desejo de realizar a Convenção de 35 anos da Comunidade, no próximo ano, em Roma em comemoração do aniversário da comunidade. “Vamos renovar nossa oferta de vida pela Igreja e pelos homens aos pés do sucessor de Pedro”, ressaltou. O Congresso Internacional de Jovens Shalom e l’Halleluya também ocorrerão na capital da Itália, em setembro de 2017.

Ancora durante l’incontro, il fondatore ha presentato al Papa il progetto di realizzare la Convenzione dei 35 anni della Comunità, il prossimo anno, a Roma in occasione dell’anniversario della Comunità.” Rinnoveremo la nostra offerta di vita per la Chiesa e per gli uomini ai piedi del successore di Pietro”, ha evidenziato. Anche il Congresso Internazionale di Giovani Shalom e l’Halleluya saranno nella capitale d’Italia, a settembre 2017.

Raquel Reis


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