Ecco la testimonianza di Narlla, missionaria brasiliana sposata, madre di due figli. La sua famiglia ha partecipato ad un “Acamp’s”, un evento della Comunità Shalom. Lei ci parla di questa esperienza spirituale e umana che loro hanno vissuto insieme ad altre famiglie.
Appena ho saputo che c’era stata un’ispirazione divina per un campeggio delle famiglie, ho pensato: “che pazzia! Questo non andrà a buon fine. Quindi, ho pensato, non deve essere un’ispirazione divina.
Ho immaginato la mia famiglia lì, i miei figli ( che hanno meno di 3 anni), tutte le condizioni pensabili ed impensabili che la mia mente potesse suggerire per giustificare che io non ne avrei fatto parte. Io, in maniera drastica, ero pronta a rifiutare qualsiasi possibilità di farmi coinvolgere. Il posto è bello, ma è freddo, c’è il fango, il bosco, gli insetti visibili e invisibili. Già si capisce che l’idea non mi andava a genio. Per niente.
Ma il tempo passava, quell’ ispirazione divina ha cominciato a prendere corpo, le persone aderivano ( per mia sorpresa!) e io sono stata contagiata da quella gioia, da quell’entusiasmo, quella voglia di passare tutto quello che si presentava, insieme a quelle famiglie per amore a Dio. E’ stato decisivo pensare che potevo offrire ai miei figli un’esperienza che rimanesse impressa nella loro memoria affettiva. Quando abbiam fatto la nostra iscrizione, non ci credevo. Mio Dio, che sto facendo? Ahah
Ma abbiamo realmente deciso di affidarci e di aprire il cuore a quell’esperienza.
E’ stato tutto di una semplicità che poteva essere solo frutto della volontà di Dio. Una cosa estremamente familiare. Padri, madri, giovani, adolescenti e bambini, alcuni genitori più avanti con gli anni, altri più giovani. Tutti, tutti insieme. L’esperienza della preghiera e del divertimento era condivisa da tutti! Ho potuto vedere le famiglie divertirsi senza alcuno strumento tecnologico, persone sconnesse dai propri smartphone – io mi includo nella lista! – , bambini che giocavano, che interagivano, rotolandosi per terra, pregando, ballando, lodando Dio.
Per me è stata un’esperienza di kayros! Ha fatto freddo, abbiamo avuto momenti di sconforto, ma niente, niente al mondo avrebbe potuto scalfire l’opera dell’amore, della comunione e di guarigione che Dio ha realizzato in noi in quei giorni.
Avevo l’impressione che quando eravamo tutti lì, le famiglie avevano l’opportunità di guardarsi , di riconoscersi come parte della famiglia di Dio. Se io soffro, anche mio fratello soffre. Se vivo difficoltà nel coltivare la vita interiore, nell’educazione dei figli, nel mio matrimonio, non sono sola. Io sono famiglia con molte altre famiglie E Dio, nella sua Misericordia, ci ha dato la grazia di stare lì. Oggi posso affermare che l’Acamps Family nella missione di Brasilia è stato la realizzazione di una profezia: Lui vuole famiglie aperte, rinforzate nell’unità in Cristo e nella gioia che è fonte di vita, preghiera, gratitudine!
Narlla Sales Besson,
missionaria della Comunità Shalom a Brasilia,
sposata, madre di due figli.
Traduzione: Sara Ferretti