Viviamo in un secolo, il 21 esimo, in cui ormai siamo ampiamente dotati di mezzi di comunicazione che, attraverso numerose app, ovunque noi siamo, ci permettono di avere facilmente accesso alla rete e vivere esperienze di condivisone con persone sia vicine che lontane.
Il mio primo incontro con la Comunità Cattolica Shalom è stato proprio attraverso un social media (Instagram). Per circa un anno ho seguito con interesse il profilo Instagram della comunità Shalom Boston, e mi ritrovavo silenziosamente ma spiritualmente connessa alla loro spiritualità. I contenuti dei loro post e degli aggiornamenti erano orientati verso la persona di Gesù Cristo. Tuttavia, non conoscendo l’origine e il gruppo di appartenenza di questa Comunità avevo solo ipotizzato dentro di me che potesse essere molto bello e interessante da ciò che semplicemente leggevo.
Vivere all’estero, lontano dalla propria casa è impegnativo e alle volte faticoso, tuttavia mi sforzavo di vivere ogni giorno chiedendo a Gesù che mi accompagnasse con la sua presenza nelle mie giornate, cercando di vivere una vita in Santità. Una sera, stavo giusto per coricarmi a letto e controllare il mio cellulare per l’ultima volta, quando ho aperto Instagram e ho visto che il gruppo di preghiera Shalom Boston era live proprio in quel momento. Così sono entrata e ho visto questa bellissima immagine della Santa Croce in cui le persone stavano pregando la preghiera della Divina Misericordia. Non appena mi sono inserita nella live qualcuno del gruppo Shalom mi ha mandato un saluto; questo gesto, nella sua semplicità, mi ha fatto sentire ben accolta. Quando abbiamo terminato di pregare ho potuto parlare e farmi conoscere da alcuni missionari Shalom, i quali mi hanno orientato al gruppo di preghiera on line che si svolge tutte le domeniche.
La mia prima esperienza on line con il gruppo di preghiera Shalom online è stata indimenticabile. Era il giorno di Pentecoste di quest’anno, 2020. Padre Cristiano stava conducendo l’adorazione e la preghiera, io lo ascoltavo da sola nella mia camera… così ho provato ad aprire il mio cuore ed a pregare ed invocare lo Spirito Santo. Non so come ma mi sono commossa e le mie lacrime sono iniziate a scorrere sempre più incontrollabili. Padre Cristiano stava cantando e mentre cantava, anche io cantavo nella mia stanza. In quel momento ho sentito come se lo Spirito Santo stesse passando sopra di me e mi toccasse nel più profondo.
Da quel giorno, nonostante la mia agenda sempre piena di cose da fare, ho anelato per i prossimi incontri di preghiera e cercavo di non saltarne neanche uno. Shalom per me è diventata una famiglia dove le persone si riuniscono non solo per pregare, ma anche per ascoltare ciò che ognuno ha piacere di condividere, e, in quanto famiglia, perché si possa pregare e affidarci l’uno per l’altro. Il tutto accompagnato da momenti di canto e altri di meditazione e connessione profonda con il Signore.
Sono molto affezionata e legata alle persone che fanno parte del gruppo di preghiera, anche perché in questi mesi ho avuto la possibilità di conoscerle meglio e sento che, più passano i giorni, più passo dopo passo ci avviciniamo sempre più ad una relazione intima e autentica con Gesù. Oltre a ciò, la preghiera di gruppo è uno stimolo per incoraggiarci a continuare a pregare uno per l’altra aiutandoci così a crescere nella nostra fede in un cammino di Santità.
Tutti noi siamo in un continuo pellegrinaggio su questa terra. Sono davvero grata di aver trovato una famiglia e degli amici che “vivono in Cristo” per poter condividere con loro il mio cammino su questa terra e assieme, procedere verso la nostra casa finale, il Regno di Dio. Concludo invitando tutti a non dimenticarci di invocare l’aiuto e la presenza della nostra Mamma in Cristo, la Beata Vergine Maria nella nostra vita.
Sophia Yulung, 29
New Delhi India
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Gruppo Internazionale di Preghiera Online: diffondere il Carisma Shalom nel mondo