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Camminare insieme: il modus vivendi e operandi della Chiesa

Circa cinque movimenti e nuove comunità si sono riunite per due giorni nel Centro Internazionale San Lorenzo, per condividere le gioie e le sfide della nuova evangelizzazione.

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Il 23 e il 24 febbraio si sono riunite nel Centro Internazionale Giovanile la Comunità Cattolica Shalom, la Comunità Emmanuel, Nuovi Orizzonti e il Movimento dei focolari in vista del cammino sinodale. Comunione, partecipazione e missione, sono state le parole chiave evocate nel dialogo e nella condivisione tra i nuovi carismi.

“Creare un immaginario positivo che illumini la mente, riscaldi il cuore e ridoni forza alle mani” — questa l’aspettativa manifestata da Papa Francesco all’inizio del percorso sinodale, condivisa dai partecipanti dell’incontro.

“Oltre all’immensa gioia che nasce nel mio cuore nel tessere nuove e preziose amicizie, ho sperimentato in questi giorni una ricchissima formazione performativa riguardo alla vita di comunione della chiesa. Testimonio in modo speciale la bellezza della comunione di generazioni e l’importanza della comunione per la missione”, racconta Padre Saulo Dantas, membro della Comunità Cattolica Shalom che partecipa agli incontri sin dal 2019, quando era ancora seminarista.

Il neo-sacerdote ricorda ancora: “Durante le riunioni, innumerevoli volte sono stato arricchito dalle iniziative e dalla sapienza dei miei “fratelli più anziani”, che con la loro esperienza e docilità allo Spirito sono maturati nella capacità di discernere il cammino per cui il Signore desidera condurci”.

Anche Marc St-Hilaire, del Movimento dei Focolari, descrive la gioia e la ricchezza della condivisione di questi incontri. Mettere in comune le sfide e le gioie del cammino di evangelizzazione del suo carisma, così come ascoltare e apprendere a partire dagli altri testimoni, è per lui uno degli elementi più importanti degli incontri, in particolare dell’ultimo, tenutosi nel mese di febbraio.

Il tema affrontato e maturato negli ultimi incontri è stato l’importanza del lavorare insieme anche nelle iniziative di evangelizzazione, “perché la nostra comunione non è fine semplicemente a noi stessi, ma ha senso in quanto orientata alla missione”, spiega Padre Saulo.

Un vero kairós di comunione, fraternità e missione, che manifesta la primavera della Chiesa, secondo la bella espressione con cui San Giovanni Paolo II parlava dei nuovi movimenti e comunità.


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