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Cardinale Tolentino: “Il CSL è un luogo in cui si può ringiovanire”

In occasione dell’anniversario del Centro San Lorenzo è stata celebrata una Messa di ringraziamento presieduta dal cardinale José Tolentino.

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La commemorazione dei 40 anni del Centro San Lorenzo ha riunito circa 100 persone lo scorso lunedì 13 marzo. Vecchi e nuovi volontari, giovani e la Comunità Shalom di Roma si sono riuniti in una serata celebrativa che ha unito  un momento di testimonianza, un aperitivo e una celebrazione eucaristica.

Nell’omelia, il cardinale Tolentino ha riflettuto sulla sete, partendo dal Salmo 62, indicandola come condizione per la ricerca permanente di Dio. La storia di Naaman e il rifiuto dei compaesani di Gesù di accettare il suo annuncio sono stati esempi paradigmatici della riflessione sull’umiltà: “A volte Dio è così vicino a noi che diventa uno straniero. Non lo vediamo da nessuna parte, ma è lì accanto a noi”.

Queste parole chiave, sete e umiltà, sono state attribuite anche al CSL. Come ha affermato il cardinale portoghese, “il Centro San Lorenzo è un indirizzo umile”. Ma la sua umiltà fa tanto bene, ha fatto tanto bene in questi decenni. E, come diceva San Giovanni Paolo II, è “un laboratorio di fede”, un laboratorio di speranza. Un luogo di incontro. Un luogo dove “ringiovanire” davanti alla nudità della luminosa verità della Croce del Signore. 

Un luogo dove “ringiovanire” 

La funzione di accoglienza e l’atmosfera familiare sono state evidenziate anche nelle testimonianze di due ex volontari e di una volontaria. 

Martine Gilsoul, belga, responsabile del CSL dal 2002 al 2004, ha sottolineato la duplice dimensione della missione del CSL: essere una casa per i giovani pellegrini di passaggio a Roma, soprattutto studenti, ed essere un luogo privilegiato di preparazione alla GMG. “Il CSL è la casa della Giornata Mondiale della Gioventù”. “Ho imparato qui che il Signore può fare grandi cose dalla mia povertà”.

Padre Konrad Bestle, rettore del Collegio Teutonico e volontario nel 2008, ha raccontato come in gioventù, 17 anni fa, si sia imbattuto per caso nel Centro San Lorenzo e come sia diventato la sua casa durante gli anni di studio. Ha anche ricordato come, durante il giubileo d’argento del CSL, abbia avuto l’opportunità di concelebrare la Messa con Papa Benedetto XVI.

Mateja Dugandzic, invece, ha raccontato come l’esperienza di accoglienza degli ospiti del Centro San Lorenzo l’abbia spinta a “dare gratuitamente ciò che gratuitamente ha ricevuto”, e così da pellegrina è diventata volontaria, restituendo l’ospitalità ricevuta.


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