Il primo seme del carisma shalom sarà piantato, finalmente, in terra ferrarese. Le missionarie inviate per formare il nucleo iniziale della comunità partono da Roma per il nord Italia, dopo mesi di pianificazione e preghiera.
La composizione del primo nucleo missionario è quello che potremmo definire un nucleo “Italo- brasiliano”, dato che metà delle missionarie inviate è italiana e l’altra metà brasiliana.
Sarà il convento di San Giorgio, luogo privilegiato dalla devozione ferrarese, ad accogliere le missionarie che si dedicheranno principalmente all’evangelizzazione dei giovani.
Aspettative
Essere inviato per una fondazione missionaria è sempre una grande gioia e, allo stesso tempo, un grande abbandono nelle mani di Dio. Le missionarie di Ferrara testimoniano i diversi sentimenti e le aspettative per la missione:
“Contempliamo l’azione di Dio che ha mosso ogni piccolo dettaglio di questa storia e mi sento immensamente felice di farne parte. È una bella avventura essere nelle mani di Dio”, condivide Sara Ponzo. In questo “puzzle divino” c’è un pezzo fondamentale: la Madonna. Sheise Goes, missionaria di Ferrara, vede l’Intercessione della Madonna in tutto il cammino di preparazione: “contemplo realmente un nuovo ciclo che comincia a partire da Maria. È lei che ci invia nella nostra piccolezza, povertà e semplicità, per essere testimoni visibili della vita di Cristo Risorto”.
“Aspettative? Abbracciare e vivere con fedeltà la volontà di Dio, conoscere e sposare un popolo. Costruire con i giovani la missione, rispondere all’appello della chiesa che ci ha chiamati per aprire la missione a Ferrara, ed aiutarla a prendersi cura dei giovani.” afferma in poche parole Rayana, altra componente della missione.
Una missione generata nella preghiera e nell’offerta
“Nella prima preghiera di intercessione per la missione il Signore ci ha dato la parola di Ef 2,13-20 e ci diceva che Lui fa (sin da ora) e farà (durante la missione) una grande opera in noi di riconciliazione con Lui e con noi stesse e, allo stesso tempo, ci rende strumenti di riconciliazione per il popolo al quale Lui ci invia”. Condivide Rayana, in poche parole, la chiamata si presenta quella di essere innanzitutto, Shalom!
Nel Vangelo di quel giorno, Chiara rondoletti ha colto ancora un segno della voce di Dio per la missione che nasce: “pregando con il Vangelo di oggi, giorno di partenza per la nuova missione, posso riconoscere che non possiedo ne luce ne sapore, ma anche che non posso non comunicare questa luce e questo sapore che ricevo ogni giorno dal Signore.
Ciò che affido al Signore è questo grande desiderio annunciare ‘gratuitamente ciò che gratuitamente ho ricevuto”
L’arrivo tanto aspettato
L’arrivo è avvenuto nel primo pomeriggio del giorno 13. Le missionarie sono state accolte dal vescovo di Ferrara.