Testimonianza

Costruttori di speranza! Costruttori di pace! Costruttori di unità!

Cosa unisce la missione Shalom Svizzera con quella del Madagascar? Entrambe hanno lo stesso desiderio di annunciare il Vangelo del Signore all’uomo che aspetta di conoscere il Suo amore.

comshalom

E oggi è come se la Chiesa ci dicesse: 

“Fermati e semina speranza nella povertà. Avvicinati ai poveri e semina speranza”. La speranza di quella persona, la speranza tua e la speranza della Chiesa. A noi è chiesto questo: di essere, tra le quotidiane rovine del mondo, instancabili costruttori di speranza; di essere luce mentre il sole si oscura; di essere testimoni di compassione mentre attorno regna la distrazione; di essere amanti e attenti nell’indifferenza diffusa.”-

(Santa Messa in occasione della V Giornata Mondiale dei Poveri)

Costruttori di speranza! Costruttori di pace! Costruttori di unità!

Cosa unisce la missione Shalom Svizzera con quella del Madagascar? Entrambe hanno lo stesso desiderio di annunciare il Vangelo del Signore all’uomo che aspetta di conoscere il Suo amore. La Svizzera è una nazione  conosciuta per la sua ricchezza al contrario del Madagascar, dove si lotta ogni giorno per affrontare la grande ”sfida” rappresentata dalla povertà.

Cercando di rispondere alla chiamata del Signore e anche della chiesa, noi della missione Shalom Svizzera abbiamo pensato di iniziare un “gemellaggio”, ovvero un progetto di amicizia tra queste due realtà così diverse tra loro.

Nella giornata mondiale dei poveri abbiamo organizzato un evento di raccolta fondi avendo come obiettivo quello di aiutare la missione del Madagascar, permettendole di riprendere, dopo il lock-down, il progetto Giuseppe d’Egitto, che svolgeva una bell’attività per i bambini, sia come dopo scuola che come catechesi.

L’evento è iniziato con un momento di lode, seguito dalla presentazione del progetto, da un pranzo e dalla possibilità di fare un’offerta libera. 

Noi Comunità di Vita e di Alleanza insieme ai giovani e alle famiglie, abbiamo vissuto un bel momento di comunione, avvolti in quel mistero di unità che ci faceva sentire vicino la realtà del Madagascar nonostante fosse fisicamente lontana, e più se ne parlava più si diffondeva tra noi questa sensazione che i poveri fossero lì vicini…

Nessuno è cosi povero da non poter donare nulla e nessuno è così ricco da non aver bisogno di nulla, ogni uomo ha bisogni diversi ma tutti condividono il bisogno essenziale: AMARE ed ESSERE AMATI!

Questo desiderio lo si realizza stando vicino sia a coloro che necessitano del cibo materiale, che di un semplice gesto d’affetto come un abbraccio.

 


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