Sabato, 19 maggio, è iniziato un nuovo ritmo nel cuore di Budapest. Dopo alcuni anni la comunità ha aperto il suo nuovo centro: un nuovo tipo di luogo comune, un centro d’incontro giovanile, dove le persone possono incontrarsi per un caffè, riposarsi un po’ prima di correre, giocare con i giochi da tavolo nei loro momenti liberi, avere lunghe e serie conversazioni con i loro amici, e per di più, avere la possibilità d’incontrare Dio e il Suo Amore, il tutto in un luogo la cui esistenza è stata resa possibile dalla Provvidenza di Dio.
Un dono per il popolo
Il nuovo centro è un dono per il popolo ed è ancora più eccezionale che l’apertura sia stata a Pentecoste, il tempo in cui il Signore ha mandato lo Spirito Santo al popolo per rinascere in Lui e per predicare il Vangelo con un fuoco nuovo in loro – questo è il momento in cui la Comunità Shalom di Budapest riceve una nuova vita, un nuovo fuoco e un nuovo posto per l’evangelizzazione.
Brasiliani e ungheresi insieme per proclamare l’amore e la misericordia del Signore
Il nome del centro, HungaRio, non è nuovo per coloro che hanno incontrato la Comunità in Ungheria; per anni molti eventi (concerti e feste) sono stati organizzati sotto questo nome, ormai strettamente legato alla Comunità. L’Ungheria e Rio, coniate insieme, rappresentano la missione data da Dio: brasiliani e ungheresi lavorano insieme per proclamare l’amore e la misericordia del Signore a coloro che vivono nel paese e aiutarli a incontrare Gesù.
Una nuova opportunità
Il centro non funzionerà come un caffè o uno snack bar, e mentre alcune bevande saranno certamente disponibili, è più un centro comune aperto, che in Ungheria è carente, offrendo così una nuova opportunità per le persone di incontrarsi l’uno con l’altro e con Dio. Sarà aperto ogni pomeriggio e sera dal lunedì al sabato. L’inaugurazione è stata il 19 maggio alle 8 di sera con un po’ di musica dal vivo, testimonianze e un ricevimento.
Possa Dio conservarci e aiutarci a camminare su questa strada che Egli ha preparato per noi e tenere vivo il fuoco della Pentecoste in noi.
Traduzione: Jhoanna Climacosa