“Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù”. (Mt 1, 20-25)
Quasi tutti i biglietti di auguri che riceviamo per il santo Natale mostrano un uomo in piedi, sullo sfondo, alle spalle di Maria che custodisce il bambino Gesù. E’ Giuseppe, un uomo di cui si sa poco, al di fuori della narrazione del Natale. Se non sapessimo nient’altro, potremmo pensare che Giuseppe sia uno spettatore poco importante, o al massimo una presenza necessaria per confortare la rivendicazione del trono di Davide da parte di Gesù.
In realtà il ruolo di Giuseppe è di di grande importanza. Se avesse disobbedito al comando dell’angelo di accogliere Maria come sua sposa, in una prospettiva umana, avrebbe messo a rischio tutta la missione salvatrice di Gesù. Ricevere Maria come sua sposa era un rischio. La percezione pubblica che lui era il padre del bambino lo metteva a rischio di essere ritenuto colpevole di una grave violazione della legge giudaica, che lo avrebbe messo pubblicamente in disgrazia. Oggi, invece, siamo tutti grati a Giuseppe per essere stato disposto a mettere a rischio la sua reputazione, per partecipare attivamente allo sviluppo del piano di Dio.
La prospettiva di Maria e Giuseppe può aiutarci a riscoprire il senso meraviglioso del Santo Natale, non solo come un tempo di festa, ma come valido per ogni tempo della nostra vita. E’ un dono dell’amore di Dio, che Lui ci ha concesso perché diventassimo suoi. Quegli eventi miracolosi per Maria e Giuseppe continuano ad esserlo nei nostri cuori per sempre.
Giuseppe è un modello di padre, che insegna con la più elevata pedagogia del silenzio. La sua capacità di educare è forte sia attraverso la testimonianza, sia attraverso il suo sguardo di amore celeste.
Giuseppe, uomo giusto (Mt 1, 19), ovvero uomo santo di Dio, obbedisce alla rivelazione divina e coopera con il Signore Dio nel progetto della redenzione umana.
Giuseppe non volle apparire, la luce è suo figlio Gesù. La sua missione fu quella di obbedire, proteggere, fare silenzio perché l’Emanuele potesse essere sempre presente con noi.
Sant’Ambrogio afferma: “Se amate san Giuseppe, imitatene le virtù”.
Il Natale non è nient’altro che una vera FESTA di amore in famiglia, con Giuseppe e Maria.
Formazione: Novembre/2011