Formazione

Impara a fare buoni progetti personali e professionali all’inizio dell’anno

“Lunedì prossimo comincio!”, “L’anno prossimo comincio!”, “L’anno che viene promette bene!”

comshalom
Foto: Unsplash

Queste sono le frasi che ascolto sempre nelle ultime settimane di dicembre. Si comprano quaderni nuovi, penne nuove; C’è quell’odore, quel sapore del tutto nuovo di nuovo” e insieme a quel sapore arrivano i propositi che facciamo per l’anno nuovo, volendo migliorare quello che è andato male e aggiustare quello che è andato malissimo!

Desideriamo una vita migliore, è vero. Tutti noi vogliamo essere felici, avere pace, salute e soldi in tasca. Sono questi i desideri più ascoltati dopo “Dio ti benedica!”

Alcuni progetti che hai pensato sicuramente sono stati questi: Stare più vicino a Dio, crescere nella vita di preghiera, studiare di più, studiare di più, imparare una lingua, cominciare la palestra, fare camminate, perdere 10 chili, fare corsi di specializzazione per migliorare la mia posizione di lavoro, avere più tempo a disposizione con la mia famiglia, servire in Chiesa, dare i miei capelli all’istituto per il Cancro, tra gli altri…

E cosa succede se dopo alcuni mesi vediamo alcuni dei nostri progetti venire frustrati? Perché desistiamo così facilmente? Perché, dopo poco tempo, relativizziamo i nostri progetti e diciamo “Eh. Questo è veramente molto difficile, chissà forse il prossimo anno?”

Ora, parliamo un po’ di alcuni motivi che ci portano al fallimento:

1 – Pensiamo cose troppo alte – Ci poniamo degli obiettivi irraggiungibili nei nostri Progetti di Vita Personale1 (PVP). A volte accade ciò per mancanza di tempo, per la complessità della mèta o per l’impossibilità reale di fare tante cose, in mezzo alla corsa della vita quotidiana. Sai qual è la conseguenza di ciò? E’ ovvio che non riusciremo a compiere l’impossibile. Il cammino quindi è già segnato: frustrazione e fallimento.

2- Non abbiamo una determinata determinazione – volontà debole. Guardiamo a propositi generali o ai propositi o in un sito internet qualunque ( ad eccezione del comshalom.org ), li ammiriamo e facciamo di loro i nostri progetti. Non sono venuti da noi, da dentro, dalla revisione di vita e dalla vita di preghiera, ma da fuori, lì dove l’erba del vicino è sempre più verde! Il cammino quindi è già segnato: frustrazione e fallimento.

3 -Facciamo progetti che non che non vengono dalla volontà di Dio – vengono solo dalla nostra. Quando diciamo che ciò che non viene da Dio debba cadere per terra, di fatto, ci cade! Nello scegliere progetti che non vengono dalla volontà di Dio, ci focalizziamo su noi stessi e non riusciamo a vedere gli altri e nemmeno i sogni di Dio per le nostre vite.
Diventiamo miopi e cerchiamo invano di ottenere quello che non ci riempie. Qual è la strada? frustrazione e fallimento.

Come possiamo liberarci da questa trappola? Come far sì che questo anno sia un anno diverso, nel quale vedremo, di fatto, quanto siamo cresciuti e attingiamo i nostri obiettivi?

1 – Dividere quelle mete irraggiungibili in vari piccoli pezzi. Non ha senso fare un proposito di questo tipo: “ Quest’anno mi sforzerò per andare a messa tutti i giorni…” Che ne dici, invece, di: “Nel mese di gennaio, metterò in programma di andare a messa tutti i giorni e ogni fine settimana, annoterò i motivi per cui non sono riuscito per poi migliorare a Febbraio? Il cammino qui è inverso. Invece di frustrarmi, coglierò i frutti dei piccoli sforzi, mi sentirò realizzato e motivato a spingermi più oltre in futuro. Realizzazione e motivazione!

2 -Onestà nello scegliere propositi che ci vengono dal di dentro. Deve sorgere da dentro a fuori! Se no viene da dentro, sarà troppo artificiale. Dentro di noi troviamo la forza, il senso, la violenza di cuore per mantenerci fermi nella meta stabilita. Realizzazione e motivazione!

3 – Mettere tutto davanti a Dio e, in preghiera, contemplare i piani di Dio per noi. In questo modo, diventa impossibile non lottare per i nostri propositi. Dio vuole che i miei piani si realizzino! Egli è il primo che desidera vederci crescere! Lui ama i nostri piani, che sono anche i Suoi. Realizzazione e motivazione!

4 – Rinunciare ai piani che, di certo, ci allontaneranno da Dio, o che, semplicemente, per belli che siano, non vengono dalla Sua Volontà. Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua? (Mc 8, 36). Non vale la pena scegliere ciò da cui non si trarrà unione con Dio. Per questo sono necessarie una vita di preghiera autentica e la ricerca di persone di fiducia, più mature nella fede, che ci aiutino a discernere da dove vengono i nostri piani. Realizzazione e motivazione!

C’è di più, per avere un progetto di vita, dobbiamo avere un modello. Quale sarà il nostro modello? Quelli che pensano solo a loro stessi, nonostante tutto? Gli attori, le attrici dei vecchi e nuovi media che, nonostante abbiano corpi belli appoggiano mentalità che vanno contro il Vangelo? Al contrario, Gesù e Maria devono essere i nostri primi modelli, subito dopo di loro i santi, le cui vite così vicine alla nostra realtà ci insegnano a seguire Cristo e, chiaramente, sono anche modello per noi quei fratelli, vicini a noi, che testimoniano il Vangelo e vivono le virtù eroiche nel quotidiano della vita.

Dobbiamo ricordarci anche che la vita non è rigida ma dinamica. I nostri progetti di vita non sono una verità assoluta e possono essere adattati alla realtà che ci si presenta davanti. Rimaniamo quindi aperti a cambiamenti e adattamenti. In tutto ciò, dobbiamo stipulare periodi di valutazione di ogni progetto, revisionandoli personalmente e anche con una persona che abbia più esperienza, cercando sempre mezzi per ricominciare e continuare a camminare.

In questo modo, infine, contempleremo un anno realmente nuovo, dove le cose antiche saranno passate e saranno nate di nuovo in Cristo. Felice anno nuovo!

 

¹Piano di vita personale

 

 

Traduzione: Sara Ferretti


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