Formazione

La cultura dell’incontro

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pAOLO vi bRESCIA“Sul mondo: non si creda di giovargli assumendone i pensieri, i costumi, i gusti, ma studiandolo, amandolo, servendolo. Chiudo gli occhi su questa terra dolorosa, drammatica e magnifica, chiamando ancora una volta su di essa la divina bontà…”
“Pensiero sulla morte” Paolo VI

Studio, amore e servizio sono le parole chiave dell’approccio di papa Montini a una contemporaneità in trasformazione, di cui percepisce chiara la bellezza ma anche i rischi.

In queste righe del si intuisce tutto lo spirito con cui Paolo VI ha dialogato con la cultura e la società moderna in uno dei periodi più laceranti eppure creativi del secolo scorso, in un’epoca in cui si affacciava ormai non solo la postmodernità ma apparentemente un vero e proprio post-cristianesimo. Attraverso il testamento del Cristo nel Vangelo di Giovanni, in cui il discepolo deve essere presente, vivere nel mondo ma non appartenente al mondo, papa Montini aveva con simpatia e con intimo travaglio “studiato, amato e servito” il mondo e la sua storia, senza perdere mai di vista il telos della trascendenza. Quelle sue parole così folgoranti e sofferte erano il suggello più autentico di un amore per l’uomo a cavallo tra il moderno e il postmoderno e per la sua vicenda “dolorosa, drammatica e magnifica” attestato dall’intero itinerario non solo del suo pontificato ma anche della sua stessa esistenza.
Shalom!

Carmine Tabarro


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