Quando si è manifestato il nostro desiderio di partire in missione avevamo già 8 figli, di età diverse, e non sapevamo come avrebbero reagito. Ad ogni modo, hanno accolto bene il nostro desiderio e, infatti, siamo presto stati inviati a Vitoria, dove saremmo rimasti per due anni e quattro mesi.
Siamo arrivati nella città di Vitoria il 18 ottobre 2014, dove siamo stati ben accolti. Credo che una delle migliori grazie che abbiamo colto in questo tempo di missione è stata la fiducia in Dio che si andava generando nei nostri cuori e nei cuori dei nostri figli. Durante il tempo in cui siamo stati lì, Dio non ha permesso che ci mancasse assolutamente niente. Lui ha provveduto a tutto e in una maniera grandiosa. Dio con la Sua cura ci ha sorpreso ogni giorno, attraverso i fratelli di Comunità, che liberamente, senza avvisare, arrivavano a casa nostra, e dicevano che andando al mercato si ricordavano di noi e dei nostri figli e così tutto quello di cui avevamo bisogno arrivava. Proprio una grande grazia…Dio ci ha dato la grazia di avere altri due figli durante il tempo della missione. La questione dell’apertura alla vita ci ha dato varie opportunità di evangelizzare e così andavamo irradiando il carisma Shalom in qualunque posto andavamo.
Un’altra grande grazia che abbiamo potuto cogliere è stato il protagonismo dei nostri figli. Loro si sentivano parte delle nostra missione di evangelizzazione, per questo accoglievano tutti gli apostolati e diventavano evangelizzatori dei giovani e degli adolescenti della città, radunavano molti intorno a loro. Ci rallegrava vedere la nostra casa piena di giovani, che venivano per divertirsi, e condividere le loro esperienze con noi. Oggi se mi domandassero cosa abbiamo fatto per quelle persone diremmo con grande gioia che siamo stati Shalom, che il volto che è stato impresso non era il nostro, ma quello di Cristo stesso. Siamo una famiglia missionaria, possiamo dire con profonda gratitudine nel cuore che solo l’amore giustifica la missione. Arde forte nel nostro cuore molto più di prima il desiderio di partire in missione, di stare in missione, di andare dove il Signore vuole inviarci. Siamo molto felici per essere una famiglia missionaria, per essere una famiglia Shalom.”
Otavio Almeida, sposato, membro della Comunità di Alleanza