Shalom

Missionari in Portogallo e in Spagna condividono la grazia della generosità in mezzo alla pandemia

Intercessione per le persone, uno sguardo attento a quelli a casa e molta generosità. Questa è la forma audace e piena di amore che i missionari che vivono in questi due paesi hanno trovato per non scoraggiarsi.

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In questa Serie Speciale di comshalom.org in tempi di pandemia, tu stai seguendo come i missionari di tutto il mondo hanno vissuto la virtù della speranza, caratteristica propria dei cristiani in tutti i momenti della vita.

Oggi tu conoscerai la realtà di due membri della Comunità Cattolica Shalom che abitano in paesi europei vicini, Portogallo e Spagna.

Portogallo: luogo di cuori dilatati di amore

Messias Albano è un missionario della Comunità Cattolica Shalom nella città di Almada (Portogallo).

Secondo lui, evangelizzare nelle terre portoghesi in questo momento è stata una novità, perché il modo convenzionale d’incontrare le persone, porta a porta, facendo amicizia con le persone portoghesi, non è possibile a causa delle restrizioni della quarantena.

“Sappiamo che per ogni momento di difficoltà che il mondo attraversa, Dio apre nuove vie per insegnarci ad evangelizzare. Abbiamo visto questa via attraverso internet, pregando il Rosario degli Angeli tutti i giorni e facendo delle riflessioni con lo Studio Bibblico Giornaliero, con la partecipazione dei membri dei gruppi di preghiera del Progetto Gioventù per Gesù del Portogallo” sottolinea Messias.

 

Legami più forti

Lui sottolinea che i gruppi di preghiera si stanno svolgendo online e che i missionari della Comunità di Vita e Alleanza sono rimasti a casa, questo ha rafforzato i legami tra loro.

“la responsabilità di essere attenti ai fratelli più deboli ha generato più unità in noi, specialmente in questi momenti difficili. Ci stiamo prendendo cura uno dell’altro. Un giorno sono andato in panetteria e in quella occasione ho portato in donazione una maschera per un signore che ne aveva bisogno”, commenta Messias.

 

L’amore del popolo portoghese

Allo stesso modo, lui afferma che questo è un periodo in cui i portoghesi hanno anche aiutato i missionari in modo concreto con delle donazioni.

Messias sottolinea che, più che mai, Dio ha ricordato loro della necessità di accogliere tutti gli uomini nel cuore, perché Cristo è misericordioso e perdona, proprio come ogni missionario deve essere davanti a ciò che l’umanità sta vivendo oggi.

“Continuiamo a fare la nostra Adorazione al Santissimo Sacramento in questo modo: un fratello per ora, nella Cappella Shalom qui di Almada, tutti i pomeriggi. La carità è ciò che dilata il cuore in modo che in esso vengano contenuti tutti gli uomini, anche quelli che non corrispondono al nostro amore. Attraverso dell’umiltà, non dovremmo essere scandalizzati di niente, ma sapere che Dio ci ama ed è presente nella nostra vita”, conclude il missionario.

Spagna: Quando la solidarietà entra in scena e illumina

Daniel è missionario nella Comunità Cattolica Shalom in Granada (Spagna). Lui racconta che in questo periodo di quarantena, i missionari sono rimasti in contatto con i membri dell’opera attraverso video conferenze, ma non solo.

“La regione in cui si trovano le nostre case (la Casa Comunitaria e la casa Maschile) è costituita da edifici molto vicini tra loro, in modo che le conversazioni, con qualche vicino della finestra affianco, non sono così difficili. Abbiamo approfittato di questa realtà per parlare con qualche persona che fino ad allora non abbiamo mai avuto l’opportunità di conoscere e offrire aiuto a persone anziane a cui si consiglia di non lasciare le proprie case in questo tempo. Ci siamo offerti per andare al supermercato per loro, tra le altre cose”, riferisce.

 

Sguardo e presenza attenti: come è andata la tua giornata?

Il missionario racconta che già dall’inizio della quarantena, era evidente un ambiente di maggiore apertura alla solidarietà, che è una forma concreta di evangelizzazione.

Secondo lui, la grande novità è una iniziativa con i giovani che partecipano al gruppo di preghiera.
Alla fine della giornata tutti si connettono tramite video chiamata per condividere come è stata la “giornata di quarantena”. Così, anche se sono isolati nelle proprie case, rimangono insieme.

“L’obbiettivo è poter aiutarli, nella misura del possibile, a vivere questo periodo di confinamento senza perdere tempo. Inoltre, il gruppo di preghiera online, che facciamo al martedì, ha reso possibile la partecipazione dei giovani di altre città spagnole, come Madrid, Barcellona, Malaga e paesi molto vicini a Granada che desideravano partecipare dei nostri gruppi, ma non avevanola possibilità a causa della distanza. E questa è stata una grande grazia”, sottolinea.

 

Covid-19: è tempo di credere nella Divina Provvidenza

Daniel chiede a tutti i missionari, che in questo tempo non perdano la coscienza che lo sguardo provvidente e protettore di Dio rimane lo stesso. “Dio non cambia”, come insegna la grande spagnola Santa Teresa.

“Il Dio che ci mandava le Sue grazie per vivere bene le nostre missioni prima, è il medesimo che ci dà e ci darà le grazie per vivere le fide e le sofferenze che questa pandemia ha generato. Possa essere una sfida che ci porterà alla preghiera, al desiderio della santità, alla cura del fratello che soffre”, conclude.

 

Traduzione: Simone Venturino


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