Nell’ultimo giorno del Convegno Shalom 40 anniversario, il fondatore della Comunità, Moysés Azevedo, ha evidenziato i momenti principali che hanno segnato questi giorni di pellegrinaggio a Roma. Secondo Moysés, Dio “sta inaugurando una nuova missione nella nostra Comunità”. Per lui il messaggio di papa Francesco nell’udienza privata con la Comunità è “una bussola, un libro che dà indicazioni per i prossimi anni”.
Amici di Dio – Primato di preghiera e di grazia
“Ciò che ci spinge avanti è l’esperienza fondamentale con la persona di Gesù Cristo che ognuno di noi ha avuto una volta, è stato toccato dalla grazia, ed è stato visitato da Dio. Questo ha cambiato la mia storia, ha cambiato la mia vita. Ce lo ha ricordato il Papa, la nostra vocazione non è stata nata in un progetto tutto ben pianificato, ma è nata dalla Sua grazia. La nostra vocazione esiste e rimane solo per la grazia di Dio. Non dimenticate mai questo: il primato della grazia, il primato di Dio e il primato della preghiera».
Ispirati dalla rivista Ascolto 2021 abbiamo ricevuto un regalo speciale: un’icona scritta per il Convegno Shalom. Che rappresenta il frutto concreto della nostra esperienza con Dio e la preghiera, l’immagine della processione dello Sposo Eucaristico. Questa è una delle immagini che ha segnato i pellegrini durante i giorni dell’evento.
Amici dei Poveri: Abbandono, misericordia e compassione per le sofferenze degli altri
“In un’amicizia, diamo e riceviamo. Quanti hanno bisogno della grazia di Dio! Abbiamo bisogno di amarli e di diventare uno con loro, perché Cristo ci ha fatto questo. La Comunità Cattolica Shalom e i poveri, dando i loro doni, scambiando i loro doni, possono camminare insieme verso il Regno di Dio. Lasciamoci raggiungere dalle grazie di Dio, per essere ciò che Dio vuole che siamo. Madre Teresa di Calcutta, nel messaggio del Papa, ha riconosciuto Cristo nel volto degli abbandonati nelle strade. Così ha saziato la sua sete. Il Papa ci ha provocato, perché siamo provocati dallo Spirito ad essere amici dei poveri”.
Nella seconda giornata di programmazione ufficiale, diverse testimonianze hanno commosso tutti coloro che hanno seguito il Convegno a Roma o attraverso la trasmissione ufficiale online. Tra loro, una giovane donna polacca, che ha condiviso la sua esperienza di andare in missione e di servire i fratelli rifugiati ucraini. La giovane ha dichiarato di aver avuto in quel momento un’esperienza concreta con il Vangelo di Cristo.
Amici dei giovani: Sono loro il nostro primato e l’oggi e futuro della Chiesa
“L’amicizia con i giovani: i giovani sono corona e gioia della Comunità. È stato con un debito d’amore verso i giovani che sono stato spinto a offrire la mia vita. Tutto passa e se lasciamo l’eternità entrare presto nella vita di qualcuno, nel cuore di un giovane, più pieno e felice vivrà, più presto potrà vivere l’esperienza di eternità. Un giovane, che un giorno può formare una famiglia, o diventare un sacerdote, oppure un celibe consacrato. Un giovane professionista, un giovane che è stato pensato da Dio ed una sapienza di Dio, Lui apre le sue vie per tutti loro e per questo tutti dobbiamo avere questo amore, questo desiderio ardente di vedere questa luce che risplende nei giovani. Il Papa ha detto ai giovani che il primo protagonismo è la santità. Dio vuole un mondo più santo e ciò non accadrà senza i giovani che abbracciano la santità. Il mondo ha bisogno del profumo della santità che cambia la storia e cambia il mondo. Abbiamo bisogno di giovani santi!”
Durante la tavola rotonda sull’Incontro delle esperienze delle generazioni, il fondatore della Comunità Shalom ha raccontato l’esperienza dell’evangelizzazione dei giovani. Rispondendo alla domanda: “Perché i giovani continuano ad essere il primato del nostro carisma anche dopo 40 anni?”, Moyses ha fatto enfasi sulla necessità di donare Dio ai giovani che cercano la felicità.
Siamo santi, andiamo in missione con il nostro cuore infiammato d’amore!
“Siamo qui per essere inviati in missione. Avendo ricevuto l’effusione dello Spirito Santo che è stato riversato su di noi in questo Convegno, per poter andare in missione, uscire con il cuore trasformato, rivolto alla santità. Abbiamo il nostro rapporto sponsale con Dio, con i giovani e i poveri, ma anche con l’umanità intera. Amo l’altro così tanto che il suo dolore diventa il mio. Dio mi ama e io posso amare, confortare, prendermi cura di chi è nel bisogno. Ce lo ha ricordato il Papa: «la vostra comunità è caratterizzata da coraggio creativo, accoglienza e zelo missionario. Benedico il Signore per questo, mantenete queste caratteristiche vive. Vi prego di non diventare un museo, non siete persone da museo, ma persone che camminano con coraggio creativo, accoglienza e slancio missionario”.
Servizio
Convegno Shalom 40 anniversario
Data: dal 23 al 28 settembre
Località: Roma
Tema: Shalom: Amici di Dio, Amici dei giovani e Amici dei poveri
Maggiori informazioni: http://comshalom.org/40anos