Preghiera

Novena a San Giuseppe – Patris Corde

Vi proponiamo nove giorni di meditazione orante con Giuseppe prendendo spunto dalla lettera apostolica di Papa Francesco in occasione del 150° anniversario della dichiarazione di San Giuseppe patrono della chiesa universale.

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“Con cuore di padre” Giuseppe ha amato Gesù. Così inizia la lettera apostolica di Papa Francesco in occasione del 150° anniversario della dichiarazione di San Giuseppe patrono della chiesa universale. Vi proponiamo nove giorni di meditazione orante con Giuseppe prendendo spunto da questa lettera*, il cui scopo “è quello di accrescere l’amore verso questo grande Santo, per essere spinti a implorare la sua intercessione e per imitare le sue virtù e il suo slancio”. Con cuore di figli, andiamo da Giuseppe e rivolgiamoci a lui con fiducia.

1° giorno – San Giuseppe, padre amato

La grandezza di San Giuseppe consiste nel fatto che egli fu lo sposo di Maria e il padre di Gesù. In quanto tale, ‘si pose al servizio dell’intero disegno salvifico’, come afferma San Giovanni Crisostomo. San Paolo VI osserva che la sua paternità si è espressa concretamente «nell’aver fatto della sua vita un servizio, un sacrificio, al mistero dell’incarnazione e alla missione redentrice che vi è congiunta; nell’aver usato dell’autorità legale, che a lui spettava sulla sacra Famiglia, per farle totale dono di sé, della sua vita, del suo lavoro; nell’aver convertito la sua umana vocazione all’amore domestico nella sovrumana oblazione di sé, del suo cuore e di ogni capacità, nell’amore posto a servizio del Messia germinato nella sua casa» (Omelia, 19 marzo 1966).

(Se vuoi puoi fare ora un momento di riflessione personale o, se sei in un incontro comunitario, una condivisione sul testo)

Preghiera: Glorioso San Giuseppe sei stato sempre amato dal popolo cristiano per la tua vita fatta servizio, per il dono totale di te stesso a Gesù e Maria, i più grandi tesori della Chiesa, a te affidati dal Padre. Con fiducia, a te ci rivolgiamo, accogliendoti come nostro padre, avvocato e intercessore. Ti affidiamo i nostri più cari tesori: la nostra relazione con Dio, la nostra vita cristiana, la nostra famiglia, i nostri amici, la nostra missione, la Chiesa, il nostro lavoro… Vogliamo come te donarci totalmente a Gesù e a Maria e disporre tutto ciò che siamo e abbiamo al servizio di Dio.

(Momento di silenzio, intenzioni particolari)

Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

2° giorno – San Giuseppe, padre nella tenerezza

Giuseppe avrà sentito certamente riecheggiare nella sinagoga, durante la preghiera dei Salmi, che il Dio d’Israele è un Dio di tenerezza, che è buono verso tutti e «la sua tenerezza si espande su tutte le creature» (Sal 145,9) […]. Troppe volte pensiamo che Dio faccia affidamento solo sulla parte buona e vincente di noi, mentre in realtà la maggior parte dei suoi disegni si realizza attraverso e nonostante la nostra debolezza. È questo che fa dire a San Paolo: «Affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: “Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza”» (2 Cor 12,7-9). Se questa è la prospettiva dell’economia della salvezza, dobbiamo imparare ad accogliere la nostra debolezza con profonda tenerezza.

(Se vuoi puoi fare, ora, un momento di riflessione personale o, se sei in un incontro comunitario, una condivisione sul testo)

Preghiera: Glorioso San Giuseppe, in te Gesù ha visto la tenerezza di Dio. Anche noi vogliamo, per la tua intercessione, farne esperienza. Lo sguardo tenero e misericordioso di Dio guarisca il nostro modo di guardare la nostra debolezza e quella degli altri. E “anche se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore. Egli conosce ogni cosa” (1Gv 3,20). Insegnaci ad accogliere la misericordia divina, che ci abbraccia, ci sostiene, ci perdona, che ci accoglie così come siamo, che sa “operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità, la nostra debolezza”. Fa’ rinascere la tenerezza anche nel seno delle famiglie cristiane, perché siano focolari di luce e di amore.

(Momento di silenzio, intenzioni particolari)

Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

3° giorno – San Giuseppe, padre nell’obbedienza

Analogamente a ciò che Dio ha fatto con Maria, quando le ha manifestato il suo piano di salvezza, così anche a Giuseppe ha rivelato i suoi disegni […]. In ogni circostanza della sua vita, Giuseppe seppe pronunciare il suo “fiat”, come Maria nell’Annunciazione e Gesù nel Getsemani. Giuseppe, nel suo ruolo di capo famiglia, insegnò a Gesù ad essere sottomesso ai genitori (cfr Lc 2,51), secondo il comandamento di Dio (cfr Es 20,12). Nel nascondimento di Nazaret, alla scuola di Giuseppe, Gesù imparò a fare la volontà del Padre. Tale volontà divenne suo cibo quotidiano (cfr Gv 4,34). Anche nel momento più difficile della sua vita, vissuto nel Getsemani, preferì fare la volontà del Padre e non la propria e si fece «obbediente fino alla morte […] di croce» (Fil 2,8).

(Se vuoi puoi fare, ora, un momento di riflessione personale o, se sei in un incontro comunitario, una condivisione sul testo)

Preghiera: Glorioso San Giuseppe, nei momenti più difficili, nei dilemmi, incomprensioni, persecuzioni, carenze che hai dovuto affrontare, hai sempre obbedito senza esitazioni alla voce di Dio, fidandoti di Lui più di ogni tuo ragionamento. Vogliamo anche noi alla tua scuola imparare l’obbedienza filiale, l’amore alla volontà di Dio, che non è un peso, ma alimento, vita, cielo per noi.

(Momento di silenzio, intenzioni particolari)

Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

4° giorno – San Giuseppe, padre nell’accoglienza

La vita spirituale che Giuseppe ci mostra non è una via che spiega, ma una via che accoglie. Solo a partire da questa accoglienza, da questa riconciliazione, si può anche intuire una storia più grande, un significato più profondo. Sembrano riecheggiare le ardenti parole di Giobbe, che all’invito della moglie a ribellarsi per tutto il male che gli accade risponde: «Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?» (Gb 2,10). Giuseppe non è un uomo rassegnato passivamente. Il suo è un coraggioso e forte protagonismo. L’accoglienza è un modo attraverso cui si manifesta nella nostra vita il dono della fortezza che ci viene dallo Spirito Santo. Solo il Signore può darci la forza di accogliere la vita così com’è, di fare spazio anche a quella parte contraddittoria, inaspettata, deludente dell’esistenza. La venuta di Gesù in mezzo a noi è un dono del Padre, affinché ciascuno si riconcili con la carne della propria storia anche quando non la comprende fino in fondo.

(Se vuoi puoi fare, ora un momento di riflessione personale o, se sei in un incontro comunitario, una condivisione sul testo)

Preghiera: Glorioso San Giuseppe, nei Vangeli vediamo che per te le cose non erano sempre chiare né facili. La vita spesso ci mette davanti situazioni che non comprendiamo, che sembrano contraddittorie, che ci sconvolgono e deludono. Insegnaci a deporre la paura, la rabbia e la delusione e ad accogliere la realtà con fortezza, pazienza e creatività. Infatti, “noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio” (Rm 8,28). Insegnaci anche ad accogliere il nostro prossimo, in particolare i più deboli, confusi, sofferenti, i quali affidiamo alla tua protezione.

(Momento di silenzio, intenzioni particolari)

 Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

5° giorno – San Giuseppe, padre del coraggio creativo

Molte volte, leggendo i “Vangeli dell’infanzia”, ci viene da domandarci perché Dio non sia intervenuto in maniera diretta e chiara. Ma Dio interviene per mezzo di eventi e persone. Giuseppe è l’uomo mediante il quale Dio si prende cura degli inizi della storia della redenzione. Egli è il vero “miracolo” con cui Dio salva il Bambino e sua madre. Il Cielo interviene fidandosi del coraggio creativo di quest’uomo, che giungendo a Betlemme e non trovando un alloggio dove Maria possa partorire, sistema una stalla e la rassetta, affinché diventi quanto più possibile un luogo accogliente per il Figlio di Dio che viene nel mondo (cfr Lc 2,6-7). Davanti all’incombente pericolo di Erode, che vuole uccidere il Bambino, ancora una volta in sogno Giuseppe viene allertato per difendere il Bambino, e nel cuore della notte organizza la fuga in Egitto (cfr Mt 2,13-14).

(Se vuoi puoi fare, ora, un momento di riflessione personale o, se sei in un incontro comunitario, una condivisione sul testo)

Preghiera: Glorioso San Giuseppe, tu non hai aspettato segni e miracoli, ma, ascoltando la voce del Signore e obbedendogli, sei diventato tu stesso strumento e miracolo di Dio. Aiutaci a capire che Dio vuole contare su di noi per cambiare il mondo, facendolo un luogo accogliente per il Suo Figlio. “Se certe volte Dio sembra non aiutarci, ciò non significa che ci abbia abbandonati, ma che si fida di noi, di quello che possiamo progettare, inventare, trovare”. Che per la tua intercessione il nostro amore a Gesù possa crescere e maturare, fino a produrre frutti concreti di santità e di unità.

(Momento di silenzio, intenzioni particolari)

 Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

 6° giorno – San Giuseppe, padre protettore

Alla fine di ogni vicenda che vede Giuseppe come protagonista, il Vangelo annota che egli si alza, prende con sé il Bambino e sua madre e fa ciò che Dio gli ha ordinato (cfr Mt 1,24; 2,14.21). In effetti, Gesù e Maria sua Madre sono il tesoro più prezioso della nostra fede […]. Dobbiamo sempre domandarci se stiamo proteggendo con tutte le nostre forze Gesù e Maria che misteriosamente sono affidati alla nostra responsabilità, alla nostra cura, alla nostra custodia. Il Figlio dell’Onnipotente viene nel mondo assumendo una condizione di grande debolezza. Diviene bisognoso di una figura paterna, Giuseppe, per essere difeso, protetto, accudito e cresciuto. Dio si fida di quest’uomo, così come fa Maria, trovando in Giuseppe colui il quale non solo vuole salvarle la vita, ma anche provvedere quotidianamente a lei e al Bambino.

(Se vuoi puoi fare, ora, un momento di riflessione personale o, se sei in un incontro comunitario, una condivisione sul testo)

Preghiera: Glorioso San Giuseppe, il Padre ha affidato alla tua custodia il Bambino Gesù e Sua Madre. A volte il tesoro della nostra fede viene minacciato dal dubbio, dal dolore, dalla persecuzione, dalle privazioni, dalle perdite e dalle prove; abbiamo spesso l’impressione che stiamo per perderlo. O Giuseppe, aiutaci a custodire e amare Gesù e Maria ogni giorno della nostra vita. Proteggi la Chiesa dalle insidie del nemico e intercedi perché Cristo la renda perfetta nel Suo amore. Ti affidiamo, infine, i cristiani che attraversano dure prove; siano sostenuti e rafforzati nella fede e nella speranza.

(Momento di silenzio, intenzioni particolari)

Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

7° giorno – San Giuseppe, padre lavoratore

Il lavoro diventa partecipazione all’opera stessa della salvezza, occasione per affrettare l’avvento del Regno, sviluppare le proprie potenzialità e qualità, mettendole al servizio della società e della comunione; il lavoro diventa occasione di realizzazione non solo per sé stessi, ma soprattutto per quel nucleo originario della società che è la famiglia […]. La persona che lavora, qualunque sia il suo compito, collabora con Dio stesso, diventa un po’ creatore del mondo che lo circonda. La crisi del nostro tempo, che è crisi economica, sociale, culturale e spirituale, può rappresentare per tutti un appello a riscoprire il valore, l’importanza e la necessità del lavoro per dare origine a una nuova “normalità”, in cui nessuno sia escluso. Il lavoro di San Giuseppe ci ricorda che Dio stesso, fatto uomo, non ha disdegnato di lavorare.

(Se vuoi puoi fare, ora, un momento di riflessione personale o, se sei in un incontro comunitario, una condivisione sul testo)

Preghiera: Glorioso San Giuseppe, da te Gesù imparò “il valore, la dignità e la gioia di ciò che significa mangiare il pane frutto del proprio lavoro”: insegnalo anche a noi! A te la Chiesa affida tutti i lavoratori, perché – per il tuo esempio e la tua intercessione – siano fedeli alle proprie responsabilità davanti a Dio, alla Chiesa, alla propria famiglia, alla società. Preghiamo anche per coloro che non hanno un lavoro dignitoso. Ti imploriamo “perché possiamo trovare strade che ci impegnino a dire: nessun giovane, nessuna persona, nessuna famiglia senza lavoro!”.

(Momento di silenzio, intenzioni particolari)

 Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

8° giorno – San Giuseppe, padre nell’ombra

Lo scrittore polacco Jan Dobraczyński, nel suo libro “L’ombra del Padre”, ha narrato in forma di romanzo la vita di San Giuseppe. Con la suggestiva immagine dell’ombra definisce la figura di Giuseppe, come ombra del Padre Celeste su Gesù: lo custodisce, lo protegge, non si allontana mai da Lui per seguire i suoi passi. Pensiamo a ciò che Mosè ricorda a Israele: «Nel deserto […] hai visto come il Signore, tuo Dio, ti ha portato, come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino» (Dt 1,31). Così Giuseppe ha esercitato la paternità per tutta la sua vita. Padri non si nasce, lo si diventa. Non lo si diventa solo perché si mette al mondo un figlio, ma perché ci si prende responsabilmente cura di lui. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti.

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Preghiera: Glorioso San Giuseppe, “nella società del nostro tempo, spesso i figli sembrano essere orfani di padre. Anche la Chiesa di oggi ha bisogno di padri”. Insegnaci a prenderci cura di coloro che Dio ha affidato alla nostra responsabilità: figli, genitori, fratelli e sorelle, parenti, e ogni “prossimo” che il Signore ci mette accanto. Vogliamo anche noi essere l’ombra del Padre e il riflesso del Suo amore per tutti coloro che incontriamo.

(Momento di silenzio, intenzioni particolari)

 Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

9° giorno – San Giuseppe, padre castissimo

La logica dell’amore è sempre una logica di libertà e Giuseppe ha saputo amare in maniera straordinariamente libera. Non ha mai messo se stesso al centro. Ha saputo decentrarsi, mettere al centro della sua vita Maria e Gesù. La felicità di Giuseppe non è nella logica del sacrificio di sé, ma del dono di sé. Non si percepisce mai in quest’uomo frustrazione, ma solo fiducia. Il suo persistente silenzio non contempla lamentele, ma sempre gesti concreti di fiducia. Il mondo ha bisogno di padri, rifiuta i padroni, rifiuta cioè chi vuole usare il possesso dell’altro per riempire il proprio vuoto; rifiuta coloro che confondono autorità con autoritarismo, servizio con servilismo, confronto con oppressione, carità con assistenzialismo, forza con distruzione. Ogni vera vocazione nasce dal dono di sé che è la maturazione del semplice sacrificio.

(Se vuoi puoi fare, ora, un momento di riflessione personale o, se sei in un incontro comunitario, una condivisione sul testo)

Preghiera: Glorioso San Giuseppe, sei chiamato “castissimo”, perché il tuo è un vero amore, che non possiede, non imprigiona, ma apre spazi, rende felice l’altro. Ti affidiamo le vocazioni matrimoniali, sacerdotali e alla vita religiosa: giungano alla maturazione del dono di sé, per essere segno della bellezza e della gioia dell’amore. Aiutaci a scoprire, amare ed essere fedeli alla nostra vocazione personale. Vogliamo riscoprire la libertà di essere figli di un Padre che non ci opprime, che non ci imprigiona, ma ci spinge alla maturità e alla piena realizzazione di noi stessi. Che tutti i nostri rapporti portino il segno della castità e della libertà.

 (Momento di silenzio, intenzioni particolari)

 Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

 * I testi sono citazioni della lettera apostolica di Papa Francesco o basati su essa. Anche la preghiera che vi abbiamo suggerito è tratta dallo stesso documento.


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