MESSAGGIO AI PARTECIPANTI DEL CONGRESSO DI GIOVANI PROMOSSO DALLA COMUNITà CATTOLICA SHALOM
Evry, 20-22 novembre 2015
Carissimo Moysés,
Carissimi giovani,
a voi rovolgo il mio caloroso saluto in occasione del I Congresso di Giovani promosso dalla Comunità Cattolica Shalom in Europa.
Il luogo scelto per il vostro congresso è la Cattedrale della Diocesi di Evry-Corbeil Essones, inaugurada da San giovanni Paolo II durante la GMG di 1997 a Parigi. Monsignor Dubost, oggi Vescovo di Evry, era in quella occasione il Coordinatore Generale della GMG parigina. Sono sicuro che Sua Eccellenza, che per molti anni è stato consultore del Pontificio Consiglio per i Laici, vi saprà riservare un’ottima accoglienza e il suo sostegno di pastore.
Il tema del vostro raduno: “Beati i puri di cuori, perché vedranno Dio” (Mt 5,8) è lo stesso del Messaggio che Papa Francesco ha scritto ai giovani per la XXX Giornata Mondiale della Gioventù celebrata quest’anno a livello locale nelle diverse diocesi del mondo. Già durante la GMG di Rio il Santo Padre aveva chiesto ai giovani di fare delle beatitudini evangeliche il loro programma di vita (cfr. Incontro con i giovani argentini nella Cattedrale di São Sebastião, 25.07.13).
Qualche mese dopo il Papa ha stabilito i temi delle tre prossime edizioni della GMG, scandendo così le tappe dell’itinerario di preparazione spirituale alla GMG di Cracovia 2016: <<Beati i poveri in spirito, perché di essi è i regno dei cieli>> (Mt 5, 3) nel 2014, <<Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio>> nel 2015 e <<Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia>> (Mt 5, 7) nel 2016.
Nel citare San Giovanni Evangelista, il Santo Padre scriveva ai giovani: <<Siete forti e la parola di Dio rimane in voi e avete vinto il Maligno>> (1 Gv 2, 14) e li invitava ad avere <<il coraggio della vera felicità>> (Messaggio per la XXIX Giornata Mondiale della Gioventù). Sì, oggi più che mai è necessario un grande coraggio per seguire Gesù e mettere in pratica le beatitudini. Penso non soltanto alle tre beatitudini alle quali risalgono gli ultimi messaggi del Papa ai giovani, ma a tutte quelle che troviamo in Mt 5, 1-22. In particolare, dopo i terribili attentati del 13 novembre a Parigi, possiamo dire che oggi, in modo particolare, c’è assoluto bisogno di coraggiosi operatori di pace (cfr. Mt 5, 9), di figli di Dio che possano aprire vie di pace dove umanamente ciò può sembrare quasi impossibile.
Siate voi, carissimi giovani, in prima linea nell’arduo compito di costruire la pace nel mondo odierno. Come ben ricorda Papa Francesco, ci sono <<tanti giovani che dicono di essere stanchi di questo mondo così diviso, in cui si scontrano sostenitori di fazioni diverse, i sono tante guerre e c’è addirittura chi usa la propria religione come giustificazione per la violenza>> (Messaggio per la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù). Davanti alla potenza delle tenebre, è più forte <<la presenza di Dio che si oppone a tutte queste forze con il suo potere totalmente diverso e divino: con il potere della misericordia. È la misericordia che pone un limite al male. In essa si esprime la natura tutta peculiare di Dio – la sua santità, il potere della verità e dell’amore>> (Benedetto XVI, Omelia in occasione della Festa della Divina Misericordia, 15.04.07).
Il 21 novembre, quando sarete già riuniti per il Congresso, la Chiesa celebrerà la Festa della Presentazione della Beata Vergine Maria. Possa la Madre di Gesù, la cui vita è stata offerta interamente delle mani del Signore, coprirvi con la sua materna protezione e guidarvi nel vostro impegno a diventare sempre più costruttori di pace.