Padre della Comunità Shalom scrive in una raccolta internazionale sulla teologia del sacerdozio

Padre Joao Paulo Dantas, membro della Comunità Cattolica Shalom, firma un articolo nella raccolta edita da Mariuszz Biliniewicz “Agere in persona Christi: aspetti del ministero sacerdotale”. Il libro, pubblicato in inglese, tratta il tema della teologia del ministero sacerdotale ed è frutto del congresso teologico tenutosi a Cork, in Irlanda, nel luglio 2014.

La raccolta offre un approfondimento teologico sul ministero sacerdotale, in cui si esercita una missione ecclesiale “in persona Christi capitis”, ovvero come rappresentazione sacramentale di Cristo “capo della Chiesa” (Pastore dato votis, n. 15). L’opera è indirizzata ai ministri ordinati, ai professori, agli studenti di teologia e a tutti i cristiani che vogliano approfondire la bellezza teologica di questo ministero, al servizio di tutta la Chiesa.

L’articolo di padre Joao Paulo è il frutto di ricerche dottorali concluse con il massimo profitto presso la facoltà di teologia di Lugano nel 2009 e pubblicate in italiano nel 2010. Il congresso in Irlanda che ha portato all’edizione del libro, la 7. conferenza liturgica internazionale FOTA, è stato organizzato da un’associazione di teologi che ogni anno si riunisce per concentrare la sua attenzione su un tema rilevante di teologia liturgica. L’evento si è tenuto nel luglio 2014 e si è giovato della partecipazione del cardinal Raymond Leo Burke, oltre a professori di fama internazionale come Stefan Heid, Manfred Hauke e Dieter Böhle.

Per Padre Joao Paulo è una gioia, come brasiliano, poter contribuire alla riflessione teologica della Chiesa, cercando di valorizzare il contributo che il Brasile e l’America Latina possono e devono dare per il progresso di questa materia. “E’ necessario rompere il paradigma secondo cui l’America Latina sia solo “consumatrice” di teologia prodotta in Europa e negli Stati Uniti. Questo continente può arricchire gli altri con la sua particolare esperienza ecclesiale, che produce molti diversi frutti, tra cui una profondità teologica utile a tutti”, afferma il sacerdote della Comunità.