Veglia di preghiera con quanti aderiscono alla spiritualità della Divina Misericordia
Circa 40 membri della Comunità Shalom hanno partecipato della Veglia di preghiera con quanti aderiscono alla spiritualità della Divina Misericordiacon Papa Francesco in piazza San Pietro. Ancora una volta il Santo Padre fa un invito ad una vera esperienza con la Misericordia di Dio e ad una fede che diventa opere. “Una fede che non è capace di mettersi nelle piaghe del Signore, non è fede!”
L’amore del Padre: Tenerezza
“L’abbraccio di un papà e di una mamma con il loro bambino. E’ molto espressiva questa immagine: Dio prende ciascuno di noi e ci solleva fino alla sua guancia. Quanta tenerezza contiene e quanto amore esprime! Tenerezza: parola quasi dimenticata e di cui il mondo di oggi – tutti noi – abbiamo bisogno. Ho pensato a questa parola del profeta quando ho visto il logo del Giubileo. Gesù non solo porta sulle sue spalle l’umanità, ma la sua guancia stretta con quella di Adamo, a tal punto che i due volti sembrano fondersi in uno.”
Misericordia che diventa evangelizzazione
“La misericordia non sta ferma: va alla ricerca della pecora perduta, e quando la ritrova esprime una gioia contagiosa”, ha detto Papa Francesco. “Quanti volti, dunque, ha la misericordia di Dio! Essa ci viene fatta conoscere come vicinanza e tenerezza, ma in forza di questo anche come compassione e condivisione, come consolazione e perdono. Chi più ne riceve, più è chiamato a offrirla, a condividerla; non può essere tenuta nascosta né trattenuta solo per sé stessi. E’ qualcosa che brucia il cuore e lo provoca ad amare, riconoscendo il volto di Gesù Cristo soprattutto in chi è più lontano, debole, solo, confuso ed emarginato.”
“Una fede che non è capace di mettersi nelle piaghe del Signore, non è fede! Una fede che non è capace di essere misericordiosa, come sono segno di misericordia le piaghe del Signore, non è fede: è idea, è ideologia.”