Testimonianza

A Taiwan ho fatto le mie Promesse Finali nel Carisma Shalom

Per la Chiesa, per i giovani, per ogni uomo io vivrò…

comshalom

Sono chiamato a vivere il Per Sempre ogni giorno, nell’offerta quotidiana, nella routine, nel semplice e nello straordinario, offrendo tutto, la mia gioventù, tutto, niente di meno, perché attraverso questa offerta non solo la mia vita, ma anche quella di chi mi è vicino sia rivestita dal sale dell´eternità. 

Mi chiamo Joao Wesley, ho 27 anni, sono missionario della Comunità Shalom dal 2014, nato a Quixadà, in Brasile.

 Siamo giunti a Taiwan nel luglio 2022, proprio al tempo delle celebrazioni per i 40 anni della Comunità, per dare inizio alla nuova missione.

In questo tempo ho fatto le mie promesse definitive qui a Taiwan. È stato un impegno con Dio, con la Comunità e con questo popolo, il popolo che il Signore mi ha affidato. Dalle piccole cose posso vedere l’azione di Dio nella vita delle persone. Mi sento indegno di questo tesoro di cui Dio mi fa portatore, di un carisma che è seminato nei cuori di queste persone e di questa terra. Conoscete il famoso testo di “Opera Nuova”: Dio promette di aprire strade nel deserto, far scorrere fiumi di acqua viva, dare da bere al suo popolo, perché possa cantare le sue lodi. È proprio così, vedo sorgere quest’opera, é già possibile riconoscerla. 

Nella Celebrazione Eucaristica in cui ho fatto le mie promesse definitive ho vissuto l’esperienza di diversi misteri: non so quando comprenderò tutto, ma l’esperienza fatta insieme al popolo di Taiwan, con i giovani, con le famiglie, ma anche con tutta la comunità, con i miei fratelli missionari, con i sacerdoti nostri amici, fratelli e sorelle di diverse congregazioni religiose, persone di diverse nazionalità presenti, ci ha condotti tutti a volgere lo sguardo verso la vita eterna, lasciando che il nostro cuore fosse abbracciato come quello dei discepoli di Emmaus, quando il Risorto li incontrò e donò loro una forte esperienza della sua resurrezione.

La mia esperienza personale con Dio l’ho avuta in una Eucaristia, circa 11 anni fa, nella Comunità Shalom, quando per la prima volta ho partecipato a una messa della comunità. Gesù mi disse: “Questo è il tuo posto, resta con me. Io resto con te”.

Nella messa delle promesse definitive ho chiesto a Dio che la stessa esperienza che avevo vissuto quando abbraccio il mio cuore fosse donata anche al popolo lí presente. Ho potuto percepire di fatto come Dio ha toccato molte persone, in modo profondo, attraverso i canti e la celebrazione e poi durante le condivisioni dell´esperienza vissuta.

E´stato un momento di unione profonda, un sì dato per sempre, in forma comunitaria, in cui non mi sono sentito solo. Non mi sentivo solo nel fare le promesse, ma unito a un corpo, che tutto insieme pronunciava un grande sì. Durante la celebrazione eravamo un solo popolo, un solo corpo, cantando tutti in una stessa lingua, quella della lode, come anime spose. Nella lingua locale, nella lingua madre, nella lingua del cuore, piantando il nostro sì come Comunità in questa terra, per far sì che il Signore, nel tempo favorevole, colga i suoi frutti. 

Sono certo che quanto vissuto oggi non può nemmeno essere comparato a quanto contempleremo un giorno nel cielo, ma l’eternità comincia qui, nella mia ancora lanciata e fissata nel cielo. Questo é il mio cammino, ma non voglio compierlo da solo, voglio farlo con il popolo che il Signore mi ha affidato, per giungere alle porte dell ́eternitá tutti insieme, celebrando la vita che vince la morte, dicendo insieme: “Ne é valsa la pena!”

João Wesley 
Comunità di vita
Missione a Taiwan


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