La droga è una nuova forma di schiavitù, dice Papa Francesco1. E lo vediamo! Così tanti giovani perdono la libertà e la vita, cadendo nel precipizio della dipendenza chimica, che causa loro numerosi e gravi danni fisici, psichici, emotivi, spirituali e sociali.
La campagna “Una vita migliore non c’è” è nata più di 10 anni fa dal desiderio di poter rispondere alla dura realtà di tanti adolescenti e giovani colpiti dal flagello della droga.
L’iniziativa è di carattere preventivo ed informativo in relazione all’uso di droghe. I missionari della comunità, i membri del gruppo di preghiera e altri volontari visitano scuole e università con attività artistiche, sportive e di formazione. L’obiettivo è sensibilizzare i giovani sui danni causati dalle droghe e offrire a coloro che hanno bisogno la possibilità di uscirne, presentando loro tutta quella vita piena e felice che solo Dio può dare.
L’azione della Comunità Shalom nella prevenzione e nella cura delle persone che dipendono da sostanze chimiche ha luogo durante tutto l’anno attraverso il Progetto “Volta Israel” (“Torna Israele”) che ha comunità terapeutiche di recupero di persone dipendenti, basate sul Vangelo della Misericordia.
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1 Discorso, 24.11.2016
Traduzione: Jhoanna Climacosa