Questa mattina la Santa Sede ha diffuso nuove informazioni sui preparativi per la prossima GMG di Seul 2027. In una conferenza stampa tenutasi in Sala Stampa, il cardinale Kevin J. Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha annunciato che il 24 novembre, solennità di Cristo Re dell’Universo, il simbolo della Croce della GMG e l’icona di Maria Salus populi romani saranno presentati ai giovani coreani durante una Messa presieduta da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro.
Questo gesto di consegna dei simboli della GMG, attualmente conservati presso il Centro San Lorenzo, segnerà l’inizio della preparazione spirituale della Chiesa coreana alla Giornata Mondiale della Gioventù.
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“Fatevi coraggio: Io ho vinto il mondo” (Gv 16,33)
È stato inoltre annunciato che il tema scelto dal Santo Padre per la 41ª GMG che si terrà in Corea del Sud sarà: “Fatevi coraggio: Io ho vinto il mondo” (Gv 16,33).
Un versetto biblico che assume un significato particolare per la Chiesa in Asia e soprattutto in Corea, dove l’11% della popolazione è cattolica e le cui terre hanno visto la dedizione della vita di molti missionari e martiri, come Sant’Andrea Kim (il primo sacerdote cattolico coreano).
“La nostra speranza è che molti giovani, anche quelli che non hanno mai partecipato a una GMG, percorrano nei prossimi tre anni un cammino, soprattutto interiore, per incontrarsi in Asia con il Successore di Pietro e dare insieme una coraggiosa testimonianza di Cristo”, ha concluso il cardinale Farrell.
LOGO GMG
Il vescovo Paul Kyung Sang Lee, coordinatore generale della GMG di Seul 2027, ha presentato il logo della GMG: una croce ispirata all’arte tradizionale coreana con i colori nero, blu, rosso e giallo.
“Il disegno complessivo utilizza le tecniche di pennellata uniche della pittura coreana e incorpora sottilmente i caratteri hangul che rappresentano “Seoul”. Il rosso e il blu simboleggiano la vittoria trionfale di Cristo sul mondo; il rosso si riferisce al sangue versato dai martiri nelle terre coreane e il giallo significa che Cristo è la luce del mondo”.
Mons. Lee ha anche spiegato che “attraverso questo diverso simbolismo, il logo della GMG di Seul 2027 integra i molteplici significati di martirio, gioventù, Seul, GMG e croce, celebrando la gloria della vittoria ottenuta grazie allo Spirito Santo”. Esso annuncia la chiamata ai giovani della Corea e del mondo a proclamare la fede dei martiri al mondo del nostro tempo”.
Corea, terra di missione
Durante la presentazione, Mons. Peter Soon-Taick Chung, Arcivescovo di Seoul e Presidente del Comitato Organizzatore della GMG di Seoul 2027, ha osservato che “la Chiesa cattolica coreana è una testimonianza della fede volontaria e dinamica dei suoi primi fedeli, che hanno ricevuto i semi del Vangelo senza l’aiuto dei missionari, guidati dallo Spirito Santo. Ogni Giornata Mondiale della Gioventù è un’occasione preziosa per la Chiesa ospitante di celebrare, insieme alle altre Chiese, la propria cultura e la propria fede”.
La presentazione si è conclusa con l’invito di una ragazza coreana, Gabriela Su-Ji Kim, a tutti i giovani a partecipare alla prossima GMG: “Attraverso la GMG di Seul 2027 forgeremo un percorso di unità, speranza, coraggio e passione, accogliendo persone di ogni estrazione sociale, non solo credenti cattolici, per camminare insieme in armonia. Confido che nostro Signore Gesù Cristo cammini con noi in questo pellegrinaggio in Asia”.
