Con il desiderio di annunciare la pace dove la Chiesa e l’umanità ne hanno più bisogno, la Comunità Shalom annuncia l’apertura di tre nuove missioni: Béjaïa in Algeria, Ferrara Comacchio in Italia e Vitória da Conquista, a Bahia, in Brasile. Kléber Marinho, responsabile di tutte le missioni Shalom, e Tiago Soares, responsabile della propagazione del carisma Shalom al di fuori del Brasile, parlano del processo delle nuove missioni che apriranno il prossimo anno.
Evangelizzare attraverso l’amicizia nella diocesi di Sant’Agostino
Béjaïa sarà la seconda Missione Shalom in Algeria, poiché la prima si trova nella capitale Algeri. Fa parte di una diocesi molto importante nella storia della Chiesa, quella di Costantino-Hippo (oggi Annaba), dove Sant’Agostino, vescovo e dottore, servì Dio nel V secolo.
Con quasi 200.000 abitanti, è la città più importante della regione per il suo forte sviluppo industriale, oltre ad essere una meta scelta da molti giovani che desiderano studiare presso l’università locale. I missionari vivranno in questo luogo su richiesta del vescovo, Nicolas Pierre Jean Lhernould e, secondo Kléber, “svilupperanno un intenso lavoro con i giovani universitari”.
Foto: Oussama Dzlion / Vista dall’alto della città di Béjaïa
Il vescovo Nicolas ha conosciuto Shalom in Tunisia e ha partecipato al Ritiro Shalom per sacerdoti nel 2019, prima di essere ordinato vescovo. Conoscendo le attività realizzate dalla Comunità, “vuole che i missionari siano una forte presenza di amicizia, di relazione con la popolazione locale, soprattutto con i giovani”, ha ribadito Tiago Soares.
Ferrara Comacchio: una grande esperienza con la provvidenza di Dio
Shalom espande la sua presenza in Italia con l’apertura di un’altra Missione, ora nel nord del Paese: Ferrara Comacchio. Per la sua bellezza e importanza culturale, la città è considerata Patrimonio dell’Umanità dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO). Conserva l’architettura rinascimentale del XV secolo e conta più di 130.000 abitanti, di cui circa 30.000 sono studenti universitari, racconta Tiago Soares, Assistente della Comunità Internazionale, che ha partecipato alle visite in loco per il discernimento della nuova fondazione.
Tiago ci racconta anche che la storia della fondazione della missione è stata interamente un dono della divina provvidenza:
“Un sacerdote di Ferrara stava trascorrendo alcuni giorni nella casa della Comunità di Vita a Roma. È un amico del segretario di monsignor Gian Carlo Perego, vescovo di quella città. Stavano appunto cercando una comunità che potesse lavorare e vivere nell’arcidiocesi di Ferrara, per rafforzare l’evangelizzazione dei giovani. Durante la permanenza nella nostra casa, il sacerdote ha informato il segretario del Vescovo della comunità con una telefonata. Poco dopo, il segretario si è recato a Roma, ha conosciuto le nostre attività di evangelizzazione, ha apprezzato molto il bar SH82 e ha presentato la proposta al Vescovo. Così è iniziato il dialogo tra il Vescovo e la Comunità”.
I missionari vivranno nel Convento di San Giorgio, patrono dell’Arcidiocesi, e l’obiettivo dell’evangelizzazione saranno anche i giovani adulti delle università locali. L’Assistente internazionale afferma che molti di questi giovani vivono nella struttura della Chiesa e che questo aiuterà molto le azioni della Comunità tra i giovani.
Vitória da Conquista: Forte espressione del carisma Shalom
Il comune ha più di 300.000 abitanti ed è la terza città più grande di Bahia, dopo Salvador e Feira de Santana. La Comunità è già presente in questo luogo dal 2013 attraverso la diffusione dell’Opera Shalom, nome dato alle città in cui si svolgono azioni di evangelizzazione con gruppi di preghiera Shalom, ma senza la presenza di missionari della comunità di vita.
Kléber ha affermato che in seguito alla crescita dell’Opera e alla dimostrazione di una grande espressione del carisma in questo luogo, è diventato un luogo strategico per inviare missionari della comunità di vita per mantenere l’opera di evangelizzazione nella città.
“Oggi Shalom Vitória da Conquista conta più di 100 persone e in questi anni c’è sempre stato più del 51% di giovani nell’Opera Shalom (gruppi di preghiera). Abbiamo notato come il carisma sia molto vivo nella città, con pochi membri della Comunità dell’Alleanza, l’Opera già trabocca della forza del carisma. Questo ci ha impressionato”.
Come avviene il processo di fondazione di una missione Shalom?
Kléber Marinho ci spiega che questo processo può avvenire in diversi modi, ma avverrà sempre con il consenso del vescovo di una certa diocesi, che invia la sua richiesta al moderatore generale della Comunità.
“Il vescovo fa la sua richiesta, la Comunità la analizza e poi iniziamo il processo di visita della città per vedere se è davvero possibile aprire una casa della comunità in quel luogo”. La fondazione di una missione può avvenire anche attraverso la crescita di una diffusione dell’Opera, come nel caso di Vitória da Conquista. Il carisma cresce talmente tanto in una certa regione che si presenta la necessità di portare avanti la missione shalom con la presenza dei missionari della comunità di vita”.
Oggi, all’interno dell’Assistenza missionaria, il settore della Comunità dedicato al governo delle missioni, c’è un’équipe dedicata alle fondazioni, il cui lavoro si sviluppa insieme ai membri dei vari settori del Governo generale. “Ogni membro esprime il proprio parere nell’ambito della propria specificità di settore. Quando arriva una richiesta di fondazione per una specifica missione, la commissione la analizza e la presenta al Consiglio Generale della Comunità. Subito dopo, viene effettuata una visita sul posto per verificare la realizzabilità del processo, per conoscere il profilo dei missionari che saranno inviati, e per altre questioni. Dopo tutti questi passaggi, la fondazione di una missione viene ufficializzata”, dice Kléber.
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