La scorsa domenica (24), a Lisbona, è stata celebrata una Messa solenne per dare inizio alla fondazione della Missione Shalom nella città. I primi 6 missionari sono arrivati e sono pronti a offrire la loro vita in questo nuovo terreno di evangelizzazione. Tutti stanno lavorando fianco a fianco con la Diocesi di Lisbona e il Dipartimento per le Famiglie e la Vita Laica per preparare la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) e l’inizio di una nuova missione Shalom.
Su invito del Patriarcato di Lisbona la Comunità Cattolica Shalom ha iniziato la presenza missionaria nella capitale portoghese, sede della prossima GMG nel 2023. I primi missionari (Zeca e Pedro) sono arrivati a metà luglio dello scorso anno, poi, a poco a poco, ne sono giunti altri fino a quando all’inizio di questo mese hanno potuto vedere la loro casa nella sua formazione completa, in totale 6 missionari: 3 uomini tra cui un sacerdote, e 3 donne.
Inizialmente, gli apostolati missionari integreranno il lavoro del Comitato Organizzatore Locale che organizza la GMG. Dopo la realizzazione di quest’evento, la prospettiva ideale è quella di rimanere in città come presenza missionaria, svolgendo le attività di evangelizzazione proprie del Progetto Evangelizzatore della Comunità.
Funzionamento della Missione di Lisbona
Ancora non sono presenti gruppi di preghiera in funzione, ma sono stati già incontrati alcuni benefattori di pace e amici intimi con i quali sono già stati stabiliti legami fraterni.
Secondo Patricia de Morais Correia, Coordinatrice Responsabile e Apostolica locale, l’intenzione in questo nuovo avvio della fondazione è quella di essere una presenza al servizio della Chiesa locale, contribuendo alla realizzazione della GMG alla luce del carisma Shalom, che è sempre al servizio dell’evangelizzazione di tutti i popoli.
Breve condivisione
“Un’esperienza forte e importante che abbiamo fatto in questo inizio di fondazione è che la divina provvidenza ci conduce e apre le porte all’evangelizzazione a modo suo e secondo la sua saggezza. Tocchiamo con forza la massima evangelica secondo cui lo Spirito soffia dove vuole e ci conduce come strumenti nelle sue mani. Subito dopo l’arrivo di tutti i missionari che compongono la casa, siamo stati invitati da due fratelli, amici che già frequentano l’Opera Shalom in una delle missioni più vicine, a fare un pellegrinaggio a Fatima per pregare e consegnare questo inizio della missione.
La divina provvidenza ha permesso a una di loro, una suora vocazionale della Comunità, di portare con sé un’amica che aveva evangelizzato. La giovane non conosceva la Comunità e ha potuto avere il suo primo contatto con il carisma attraverso i missionari. È stata una giornata all’insegna della spiritualità e della fraternità. E alla fine del tour le ho chiesto cosa le era rimasto nel cuore per quel giorno e se le era piaciuto. Ha affermato che le è piaciuto molto: «Sono venuta in altre occasioni. Ma questa volta è stato diverso, mi sono divertita molto di più grazie alla vostra presenza».
Per noi la presenza di questa giovane donna è stato un grande segno di Dio che ci chiama ad essere sempre in missione e a mostrare che la nostra vita, offerta nella semplicità e nella gioia, è uno strumento dell’amore di Dio per tutti i popoli'”.
Collaborazione Patricia de Morais Correia