Il mondo si è svegliato con una triste notizia in questo lunedì dell’Ottava di Pasqua, 21 aprile: l’annuncio della morte di Papa Francesco. Il comunicato è stato dato dal Camerlengo di Santa Romana Chiesa, il cardinale Kevin Farrell, davanti alla Casa Santa Marta, residenza papale.
«Tutta la sua vita è stata dedicata al servizio del Signore e della Chiesa», ha detto Farrell riferendosi a Francesco.
Nel febbraio di quest’anno, Papa Francesco era stato ricoverato presso l’Ospedale Gemelli per un’insufficienza respiratoria acuta dovuta a un’infezione polimicrobica che aveva causato una grave polmonite bilaterale.
La situazione era particolarmente delicata, poiché Francesco aveva già perso parte di un polmone negli anni ’50.
Dopo il miglioramento delle sue condizioni, il Santo Padre era stato dimesso il 23 marzo per proseguire la convalescenza presso la Casa Santa Marta.
12 anni alla guida della Chiesa cattolica
All’età di 76 anni, l’argentino Jorge Mario Bergoglio aveva iniziato il suo pontificato il 13 marzo 2013, diventando il 266º papa della Chiesa cattolica.
Succedette a Papa Benedetto XVI e fu il primo pontefice proveniente dall’America Latina.
Assumendo il nome di Francesco, segnò il suo pontificato con l’umiltà e l’amore per i poveri e gli emarginati.
Durante il suo pontificato, istituì giornate mondiali per mettere in evidenza il valore dei poveri, dei bambini e degli anziani.
Nel 2015 introdusse la Giornata mondiale per la cura del Creato, tema poi sviluppato nell’enciclica Laudato Si’.
Una delle caratteristiche distintive di Francesco fu anche il suo ruolo di conciliatore: promosse numerosi incontri con capi di Stato e leader religiosi per incoraggiare accordi di pace e porre fine ai conflitti armati.
In 12 anni di pontificato, Papa Francesco compì oltre 48 viaggi apostolici, partecipando a quattro Giornate Mondiali della Gioventù: Rio de Janeiro, Cracovia, Panama e Lisbona.