La consegna dei simboli della GMG è avvenuta durante la Messa celebrata questa mattina, 24 novembre, nella Basilica di San Pietro, in occasione della solennità di Cristo Re.
Papa Francesco ha presieduto la celebrazione, alla quale hanno partecipato anche il Cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, Monsignor Peter Chung, arcivescovo di Seoul, Mons. Rui Valério, Patriarca di Lisbona, e Monsignor Américo Alves Aguiar, attuale vescovo di Setúbal e responsabile del Comitato organizzativo locale della GMG a Lisbona, ultima sede della GMG, il grande incontro internazionale dei giovani di tutto il mondo con il Santo Padre.
“Testimoni della Verità, senza trucco e senza paura del giudizio”
Durante l’omelia il Santo Padre si è rivolto ai giovani presenti alla celebrazione a nome della gioventù cattolica, invitandoli a riflettere “per agire con coraggio di fronte a un mondo ferito e in conflitto” sulla base della liturgia della Solennità di Cristo Re, il Vangelo di San Giovanni che narra l’interrogatorio di Ponzio Pilato a Gesù Cristo.
Il Santo Padre ha evidenziato l’accusa, il consenso e la verità come luci per i giovani per essere veri testimoni di Cristo: “Giovani, forse anche voi sarete accusati di seguire Gesù, di essere fedeli al Vangelo e ai suoi valori. Non abbiate paura delle condanne, delle prove. State attenti a non lasciarvi intossicare dalle illusioni, siate vigili. La sincerità delle vostre intenzioni vale più del consenso, guardatevi dalle strumentalizzazioni, dai condizionamenti, siate liberi”.
Rivolgendosi ai giovani coreani, il Papa ha sottolineato: “Riceverete la croce, simbolo di vittoria, ma non solo la croce, ma anche la Madre, che è con la nostra croce per aiutarci. Pensate a Maria, è la nostra Madre. Tenete gli occhi fissi su Cristo, troveremo la forza di andare avanti senza paura, senza trucco. Siate felici di essere testimoni della verità”.
Al termine della celebrazione, la delegazione giovanile portoghese ha consegnato i simboli della GMG ai giovani della Corea del Sud.
“Le icone sono state donate da San Giovanni Paolo II per essere portate in tutto il mondo. Abbiate il coraggio di testimoniare la speranza di cui abbiamo parlato. Che possa crescere con questi simboli. Per tutti i giovani che vivono la guerra, questi simboli siano di sostentamento e di consolazione”, ha concluso il Santo Padre.
La croce pellegrina
La croce della GMG, dono di San Giovanni Paolo II ai giovani di tutto il mondo, è alta 3,8 metri. La croce pellegrina, costruita per l’Anno Santo nel 1983, fu affidata da Giovanni Paolo II ai giovani la Domenica delle Palme dell’anno successivo, per essere portata in giro per il mondo. Da allora, la croce pellegrina, realizzata in legno, ha iniziato un pellegrinaggio che l’ha già portata nei cinque continenti e in quasi 90 Paesi. È diventata un vero segno di fede.
Questa croce pellegrina è una replica dell’originale, una reliquia che è ospitata nel Centro Internazionale San Lorenzo, dove la Comunità Cattolica Shalom è presente nella città di Roma.
Maria Salus Populi Romani
Dal 2003, la croce del pellegrino è accompagnata dall’icona della Madonna Salus Populi Romani, che rappresenta la Vergine Maria con il Bambino in braccio. Questa icona è stata introdotta anche da Papa Giovanni Paolo II come simbolo della presenza di Maria tra i giovani. Alta 1,20 metri e larga 80 centimetri, l’icona della Madonna Salus Populi Romani è associata a una delle devozioni mariane più popolari in Italia.
L’icona originale si trova nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, dove Papa Francesco si reca per pregare e deporre un mazzo di fiori prima e dopo ogni viaggio apostolico.
Foto: Martino Carosi
