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Il Papa Francesco sottolinea cinque azioni dell’annuncio di Gesù nella Domenica della Parola di Dio

Il Santo Padre rinforza la missione di Gesù e invita i fedeli a vivere la Parola di Dio.

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Nella Domenica 26 gennaio, il Pontefice ha celebrato la Messa per la terza domenica del Tempo Ordinario, proclamata come la Domenica della Parola di Dio. La Celebrazione Eucaristica ha anche segnato la conclusione del Giubileo del Mondo delle Comunicazioni, il primo evento tematico dell’Anno Santo nella Chiesa, che è iniziato venerdì (24).

In questa occasione, 40 persone provenienti da diverse parti del mondo hanno ricevuto il ministero del lettorato, un servizio dedicato alla proclamazione delle Sacre Scritture durante la Liturgia della Parola, aiutando l’assemblea liturgica.

Durante la sua omelia, il Santo Padre ha invitato tutti i fedeli ad approfondire la loro intimità con la Parola di Dio e a lasciarsi ardere dallo Spirito Santo che discende su ciascuno di coloro che leggono le Sacre Scritture. Ha anche sottolineato cinque azioni dell’annuncio di Gesù:

1 – Mandato a portare ai poveri il lieto annuncio

“Ecco il “vangelo”, la buona notizia che Gesù proclama: il Regno di Dio è vicino! Quando Dio regna, l’uomo è salvato. Il Signore viene a visitare il suo popolo, prendendosi cura dell’umile e del misero. Questo Vangelo è parola di compassione, che ci chiama alla carità, a rimettere i debiti del prossimo e a un generoso impegno sociale”.

2 – Proclamare ai prigionieri la liberazione

“Il male ha i giorni contati, perché il futuro è di Dio. Con la forza dello Spirito, Gesù ci redime da ogni colpa e libera il nostro cuore da ogni catena interiore, portando nel mondo il perdono del Padre. Questo Vangelo è parola di misericordia, che ci chiama a diventare testimoni appassionati di pace, di solidarietà, di riconciliazione”.

3 – Dare la vista ai ciechi

“Il Messia ci apre gli occhi del cuore, spesso abbagliati dal fascino del potere e dalla vanità: malattie dell’anima, che impediscono di riconoscere la presenza di Dio e che rendono invisibili i deboli e i sofferenti. Questo Vangelo è parola di luce, che ci chiama alla verità, alla testimonianza della fede e alla coerenza della vita”.

4 – Rimettere in libertà gli oppressi

 “Nessuna schiavitù resiste all’opera del Messia, che ci rende fratelli nel suo nome. Le carceri della persecuzione e della morte vengono spalancate dall’amorevole potenza di Dio. Questo Vangelo è parola di libertà, che ci chiama alla conversione del cuore, all’onestà del pensiero e alla perseveranza nella prova”.

5 – Proclamare l’anno della grazia del Signore

“Si tratta di un tempo nuovo, che non consuma la vita, ma la rigenera. È un Giubileo, come quello che abbiamo iniziato, preparandoci con speranza all’incontro definitivo col Redentore. Questo Vangelo è parola di gioia, che ci chiama all’accoglienza, alla comunione e al cammino, da pellegrini, verso il Regno di Dio”.

Giubileo del Mondo delle Comunicazioni

Il Giubileo del Mondo delle Comunicazioni è iniziato venerdì (24) con una celebrazione penitenziale e la Santa Messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano. L’evento ha riunito più di 6.000 giornalisti e professionisti della comunicazione provenienti da oltre 130 paesi. Ha incluso un’udienza con il Santo Padre sabato (25) e vari gruppi di studio, conferenze e tavole rotonde nel pomeriggio. La Comunità Shalom era anche presente, rappresentata da alcuni dei suoi membri in questa occasione.


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